La penna degli Altri 08/02/2016 20:33
Fifa, lo sceicco presidente e Infantino segretario generale?
REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Il prossimo presidente della Fifa, dopo la disastrosa (e scandalosa) gestione Blatter, dovrebbe essere lo sceicco del Bahrain, Salman bin Ibrahim Al Khalifa, 50 anni, membro della famiglia reale. Si vota il 26 febbraio, a Zurigo: solo Gianni Infantino, brillante avvocato italo-svizzero, segretario generale dell'Uefa, è un rivale forte e credibile. Gli altri (Jerome Champagne, il principe giordano Ali Bin Hussein e “Tokyo” Sexwale) non contano nulla e qualcuno di loro potrebbe ritirarsi. Michel Platini, come noto, è fuori: ma se il Tas di Losanna dovesse dargli ragione e ridurgli la squalifica, potrebbe conservare la presidenza dell'Uefa.
Lo sceicco ha il gradimento della Conferazione asiatica (46 voti) di cui è presidente e da qualche giorno anche dell'Africa (54 voti). In totale, 100 voti. Ma pare che abbia anche l'appoggio (decisivo) di un altro sceicco, Al Sabah, potentissimo presidente dei Comitati olimpici mondiali e potentissimo anche a livello Fifa. Infantino ha ovviamente dalla sua parte l'Uefa (di recente è stato ricevuto a Roma da Carlo Tavecchio) che ha 53 voti, poi anche America del Sud (10 voti) e Nord-Centro America (35 voti) per ora si sono schierate al suo fianco. Totale, 98. Resta l'Oceania (11 voti) che non si è ancora pronunciata. Ma Al Khalifa sembra in grado di trovare consensi anche negli altri Paesi. Infantino conosce le regole del gioco e sa che con il nuovo statuto il segretario generale della Fifa ha molto più potere rispetto alla dittatura Blatter, in quanto diventa in pratica anche un ceo, un amministratore delegato. Infantino sa che se perde, non potrà restare all'Uefa come segretario e nemmeno candidarsi alla presidenza. Per questo potrebbe fare un accordo (anche se lui smentisce) con lo sceicco: Al Khalifa presidente, Infantino segretario – amministratore delegato. Una svolta, uno sceicco (musulmano) che guida il calcio mondiale. Ricco e preparato. Uno sceicco in grado di fare dimenticare Blatter. Prima però Al Khalifa deve cancellare le ombre nei suoi confronti: è stato accusato di aver torturato alcuni dimostranti a favore della democrazia. Lo sceicco ha più volte smentito: ma basta?