Sarà anche una questione di fatturati, come dice Sarri, ma per fortuna in campo non scendono le banconote ma i giocatori, riporta il quotidiano sportivo nella sua edizione odierna. Al momento del sorteggio degli ottavi di Champions le due italiane sembravano senza scampo. Real Madrid improponibile per una Roma confusa e senza identità. E Bayern comunque di altra categoria rispetto a una Juve non ancora consapevole di essere tornata Juve (era al 6° successo di fila, dopo una partenza disastro, ma ancora al 4° posto a -6 dall’Inter).  Qualcosa da allora è cambiato. Spalletti ha ripreso in mano la sua ex squadra, pagando subito dazio con i bianconeri. Ma ha ritrovato equilibrio e compattezza di reparti, restituendo i suoi giocatori ai ruoli legittimi. Meglio non farsi illusioni, perché il Real del capocannoniere Ronaldo (11 gol in 6 partite) difficilmente si farà sorprendere, dopo la lezione di umiltà ricevuta dalla Juve. Ma Spalletti ci crede e questo è già positivo.

(gasport)