La penna degli Altri 25/01/2016 13:48
Nainggolan: «Ma stiamo crescendo»
IL TEMPO (E. MENGHI) - L’ironico «Ops» twittato da Nainggolan dopo la vittoria di agosto contro una Juventus ancora acerba gli si è ritorto contro al triplice fischio dello Stadium. Perché un girone dopo è Bonucci a festeggiare con lo stesso slogan sui social network e ai tifosi bianconeri non è certo sfuggita la citazione. Ma la sfida sul web non è quella che scalfisce maggiormente l’animo del centrocampista belga, reinventato trequartista da Spalletti con un carico di lavoro aggiunto a gara in corso quando l’allenatore si è accorto di dover mettere qualcuno in marcatura fissa su Marchisio.
Nainggolan ha speso tanto e sembra più convinto del nuovo ruolo, anche se il peso offensivo manca e, tra un Salah evanescente e un Dzeko in astinenza da gol, non è certo semplice imparare a fare il Perrotta. «Io cerco sempre di fare il massimo per la squadra - ammette il numero 4 giallorosso - penso di poter migliorare nel nuovo ruolo. Posso solo imparare e diventare più completo. Il mister si aspetta che io metta pressione alta ed è nelle mie caratteristiche, penso di poterlo fare». Non da un giorno all’altro, magari, ma da mediano di rottura potrebbe anche strappare qualche pallone importante lì davanti. Contro la Juventus non è stato facile trovare spazi, né per lui né per i suoi compagni: «Sicuramente abbiamo sofferto, soprattutto nel primo tempo, perché nel secondo eravamo organizzati bene, alla fine abbiamo concesso un’occasione e gli episodi fanno la differenza, ma siamo sulla strada giusta. In fase offensiva abbiamo tirato poco, ma nemmeno la Juve ha creato tanto. Forse sarebbe stato più giusto il pareggio».
Avrebbe portato quel pizzico di fiducia che tanto servirebbe: «Con questi risultati sembra tutto più difficile. Ci vuole coraggio nel tentare la giocata con personalità, l'organizzazione sta migliorando e bisogna fare meglio nella fase offensiva. Possiamo solo migliorarci e cercare di vincere la prossima gara. La classifica dice che siamo staccati, ma dobbiamo battere il Frosinone e sperare che gli altri sbaglino». Nel frattempo Nainggolan si augura che funzioni la cura Spalletti: «Lui bada molto alla fase difensiva e penso si sia visto. Concedere poco alla Juve è già un buon inizio».
Avrebbe preferito non incassare il 33° gol della sua avventura in giallorosso Szczesny, beffato dalla perla di Dybala: «È una sconfitta amara. Dobbiamo iniziare a vincere le partite importanti e non solo quelle definite facili. L'umore è basso, quando un grande club come il nostro perde queste partite è per forza così, ma dobbiamo rialzarci e guardare al futuro».
Il terzo posto è lontano sei punti adesso, ma l’anno scorso la squadra che a questo punto della stagione era a quota 34 punti, uno in meno dei giallorossi, era la Lazio che alla fine si è aggiudicata l’ultimo pass per la Champions: «Il nostro obiettivo è lontano, possiamo arrivarci solo per gradi, vincendo la prossima partita». Contro il Frosinone Spalletti dovrebbe insistere sulla difesa a tre e Szczesny sembra esserne felice: «Mi sento più protetto, i giocatori che abbiamo si adattano bene alla formazione. Il mister ha fatto un ottimo lavoro, serve tempo per adattarsi ma restiamo ottimisti».