La penna degli Altri 09/12/2015 13:18
Roma, questione di gloria e cassa
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Dentro o fuori: la Champions non può più aspettare la Roma. Che, 5 anni dopo, ha la grande chance di rientrare tra le migliori 16 d’Europa. Ma, per giocare gli ottavi nel 2016, deve vincere stasera contro il Bate Borisov, capace di battere i giallorossi all’andata (successo storico: mai accaduto prima che una formazione bielorussa battesse un’italiana). Anche con il pari sarà possibile andare avanti: basta che il Barcellona non cada a Leverkusen contro il Bayer. Fare calcoli, però, sarebbe pericoloso per il gruppo di Garcia che, nei finali di partita, spesso stacca la spina e scompare dal campo. Proprio in Germania ha buttato 2 punti che avrebbero garantito di passare in tranquillità questa lunga notte all’Olimpico che, pure se per più di metà ancora deserto (previsti 30 mila spettatori, 200 arrivati dalla Bielorussia), conta di non abbassare nuovamente con largo anticipo la saracinesca sulla competizione continentale.
Pallotta in tribuna, Salah e Gervinho convocati. La presenza del presidente, allo stadio dopo 9 mesi, fa più notizia del recupero delle frecce che, in questa stagione, hanno tenuto spesso in vita la Roma, efficace solo grazie alle ripartenze dei suoi 2 contropiedisti. Il proprietario bostoniano, sincero fino in fondo, tiene più alla sfida casalinga di stasera contro il Bate che a quella esterna di domenica contro il Napoli. La qualificazione porta in dote almeno 13 milioni da investire subito nel mercato di gennaio per completare il team e renderlo competitivo nella volata scudetto. Anche perché l’estate scorsa il restauro non ha convinto: sbagliate alcune cessioni e sopravvalutati diversi acquisti. Sabatini anche ieri era a Milano: il ds si è reso contro che servono 3-4 innesti per rinvigorire la rosa. La partita del San Paolo, per la piazza, vale invece di più: il campionato è ancora apertissimo e la stagione può essere quella buona. E’ chiaro che per la proprietà Usa, sempre alla ricerca del main sponsor, andare avanti in Champions significherebbe ricevere quel riconoscimento internazionale che fin qui non ha mai avuto. L’immmagine del club, nel biennio, è stata anzi svilita dalle umiliazioni subite l’anno scorso dal Bayern Monaco (7 a 1 all’Olimpico) e 2 settimane fa dal Barcellona (6 a 1 al Camp Nou). Ma la promozione di sicuro aiuterebbe l’ambiente e in particolare lo spogliatoio. Il gruppo, ultimamente fiacco e intristito, è in crisi di risultati e di idee.
Partita delicata per la squadra e ancora di più per Garcia che, solo 4 successi in 23 partite di Champions, rischia la faccia e forse anche la panchina. Nelle sue 4 partecipazioni ha perso più della metà delle gare giocate (12), senza mai sbarcare agli ottavi. E mai è riuscito a vincere 2 gare nella stessa edizione. Se ce la farà per la prima volta, conquisterà il suo miglior risultato in Europa. In attacco, per aiutare Dzeko, potrebbe recuperare Salah, assente dal derby (8 novembre): sta pensando di rischiarlo dall’inizio. Da quando sono usciti di scena lui e Gervinho, la Roma non ha più vinto. Ma, a Torino, l’allenatore ha promosso Iturbe e Iago Falque per il sacrificio e per il pressing. Se gioca Salah, avanza Florenzi e rientra Maicon, uscirebbero però entrambi.