La penna degli Altri 06/12/2015 13:55

Roma, non solo il falso rigore

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IL MESSAGGERO (u. TRANI) - Come a , nell'ultima trasferta di campionato, la Roma si fa raggiungere anche a Torino sul più bello: 1 a 1. Con il successo ormai in cassaforte, il solito errore difensivo a fine recupero. Il colpo di sonno improvviso di incide quanto la gaffe inammissibile dell'addizionale Fabbri che fa sbagliare l'arbitro Damato. Il rigore del pari non c'è: prende la palla prima di sbilanciare Belotti. Ma, bocciata la decisione del direttore di gara, non si può glissare sull'ennesima prova stonata e spenta dei giallorossi. Che, confermando l'attuale involuzione, continuano a ballare dietro e a non presentarsi davanti. La frenata è iniziata dopo il derby vinto l'8 novembre scorso. Da lì 2 punti in 3 partite, con 2 gol su rigore e quello di ieri su tiro cross, per il deprimente 4˚ posto in classifica, con la a 1 punto.

RECUPERO FORZATO presenta la diciannovesima formazione diversa in 20 partite. Ma così disorienta la squadra. Che, nella circostanza, è per un tempo timida e nella ripresa sciatta. Il pari del Torino, però, arriva solo nell'ultimo minuto di recupero: fino a quel momento la Roma non corre rischi, anche perché i granata buttano al vento diversi contropiede. Il francese, di questi tempi, è confuso. Si capisce dalle scelte iniziali: ripresenta e , escludendo e . Ma soprattutto, considerata la scarsa efficacia dell'attacco nelle ultime 3 gare, decide di far partire titolare Gervinho, anticipando il suo ritorno in campo dopo appena mezza settimana di lavoro con il gruppo. Ma l'ivoriano, già a metà tempo, si arrende: stesso muscolo della coscia destra. Valutazione, dunque, errata: coinvolti tecnico, e medico.

CENTRAVANTI IN CRISI Entra che almeno si applica. Ma la storia della partita, almeno fino all'intervallo, non cambia. La Roma chiude la prima parte senza mai calciare nello specchio della porta granata. Il possesso palla, lento e macchinoso, permette al Torino di sistemarsi al completo sotto la linea della palla. Anche Ventura vorrebbe sfruttare il contropiede. L'unico pericoloso, all'alba del match, su incursione a sinistra di Baselli, con cross per Belotti che tocca piano, ricevendo nell'area piccola, e permette a di respingere. I giallorossi vanno a strappi, limitandosi per gran parte della gara al giro palla. riceve poca assistenza e deve arretrare per partecipare all'azione, anche perché il 3-5-2 del Torino è abbastanza compatto. L'attaccante spreca un cross di , cercando l'appoggio per e rinunciando a concludere. Nella ripresa ancora una conclusione fuori di testa e un gol pappato per il possibile 2 a 0 calciando addosso a Padelli. , pur spingendo più di , soffre l'aggressività di Bruno Peres, è di nuovo il più vivace ma i giallorossi sono troppo statici, in particolare con e . Mancano la velocità e il dinamismo nel di . Anche il pressing è ai minimi storici. E permette a Ventura di sfruttare, a destra, la corsa di Bruno Peres e Acquah. inserisce al posto di , ammonito e vicinissimo pure al doppio giallo, e risponde al collega che ci prova con Maxi Lopez per Quagliarella e con Benassi per Baselli. , 9˚ gol stagionale, segna su punizione senza nemmeno tirare in porta: non arriva sul pallone e inganna Padelli. nel finale per Iago che non è mai entrato in partita. Avanza . Il Torino conclude la gara con Martinez per Molinaro. regala palla a Moretti che lancia per il rigore dell'1 a 1. Maxi Lopez spiazza : i giallorossi incassano il 34˚ gol stagionale in 20 partite (18˚ in 15 gare di campionato) e anche per questo hanno 7 punti in meno dell'anno scorso

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