La penna degli Altri 02/12/2015 13:08
Indispensabile Gervinho. E Pallotta anticipa l’arrivo
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La crisi della Roma ha tante facce. Tante ragioni, da quelle tecniche a quelle mentali: analizzare i perché delle recenti figuracce non è semplice. O forse sì. E se la Roma dipendesse da Gervinho? Lo sussurrano tutti, nessuno o quasi ha il coraggio di dirlo apertamente. Possibile che il canovaccio tattico stanco e senza idee rifiorisca sempre e soltanto quando in campo scende l’ivoriano? A suggerirlo sono i numeri, impietosi: l’ultima vittoria senza Gervinho risale addirittura ad agosto, a quel Roma-Juve che aveva lasciato intendere un ribaltone nelle gerarchie del campionato. Poi sono arrivate tre sconfitte e tre pareggi tra campionato e Champions League. In numeri, meno di un punto a partita. Ma con lui magicamente la media s’impenna di due volte e mezza, crescendo fino a 2,16 punti ogni 90 minuti, figli di 8 successi, 2 pari e 2 ko. Anche a Trigoria iniziano a chiedersi se davvero non sia tutta lì la differenza tra il prima e il dopo, tra il derby vinto stracciando la Lazio e la sconfitta senza reagire contro Reja domenica: una molla anarchica che dà senso alle idee di Garcia, o a cui l’allenatore si affida per rendere imprevedibile una manovra irrimediabilmente macchinosa. Con il Torino andrà almeno in panchina. Ma non sarà l’unico contributo su cui potrà contare la Roma in queste ore.