La penna degli Altri 11/11/2015 13:54
Pallotta: «Roma mia quanto sei bella»
LEGGO (F. BALZANI) - «Una Roma così bella non l’avevo vista mai». L’euforia da derby (vinto) ha contagiato anche Pallotta. Il presidente, che ha disertato all’ultimo la stracittadina e ieri è stato raggiunto da Baldissoni a Boston, ieri è tornato a far sentire la sua voce a Roma Radio: «È stata la migliore Roma della stagione. La squadra sembra andare sempre meglio, è in gran forma, corre per 90 minuti: sono davvero fenomenali. Già contro l’Inter avevamo dominato la gara. Tutto sta andando per il meglio. Garcia e il suo staff stanno lavorando bene, anche sul profilo tattico. E i giocatori, specie quelli nuovi, stanno sempre più affinando l’intesa».
Ora un’intesa, Pallotta, deve ritrovarla con la Curva Sud che domenica mattina sotto l’hotel della Roma ha intonato a gran voce il coro: «Pallotta dove sta?» e ora aspetta una mossa concreta da parte della dirigenza per risolvere le problematiche nate in seguito alle limitazioni imposte dal Prefetto Gabrielli. Il presidente ha risposto così: «Non posso essere contro i miei tifosi. Stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione. La prossima settimana incontreremo il Prefetto. La squadra sta andando bene ma non è la stessa cosa senza il supporto della Curva. Non sono contro i veri tifosi mentre avrò sempre problemi con quelle persone che vanno allo stadio soltanto per denigrare. Il 99,9% dei tifosi romanisti è fantastico. La mia assenza? Avevo in programma un viaggio in Italia per 12 giorni, ma l’iter dello stadio è così complicato che il modo più agevole per lavorare è rimanere qui. Verrò a Roma la seconda settimana di dicembre e poi più a lungo in primavera».
In un Olimpico senza i tifosi più caldi la parte dell’ultras domenica scorsa l’ha fatta De Rossi in tribuna: «Ho visto Daniele con quanto calore e passione partecipava alla gara. Anche io vivo le partite con molto nervosismo, allo stadio non riesco a stare seduto allo stesso posto per tutti i 90’ e pure in casa accendo tutte le tv e faccio i solchi sul pavimento».