}

La penna degli Altri 23/11/2015 14:18

L’inno francese che suona nell’Olimpico blindato

Roma-stadio-Olimpico

IL MESSAGGERO (L. LIPPERA) - I metal-detector portatili, le bevande assolutamente proibite (i liquidi vengono ritenuti a rischio), le automobili tutte alla larga. Un imponente cordone di sicurezza è stato dispiegato ieri dalla attorno all’Olimpico dopo gli attentati terroristici di Parigi. La zona dello stadio, prima, durante e dopo Lazio-Palermo, è stata accessibile soltanto agli spettatori, agli addetti ai lavori e agli autorizzati. C’erano oltre mille agenti, inclusi alcuni tiratori scelti e uomini dell’antiterrorismo. In Tribuna Monte Mario la presenza del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, originario di Agrigento, quasi a significare che era stata adottata ogni misura possibile. Un solo momento di tensione, quando è stato segnalato uno zainetto apparentemente abbandonato proprio nella Monte Mario: nulla di che, era stato lasciato come “segnaposto” da un papà che aveva accompagnato la figlia al bagno.

Il “DESERTO”

L’area del Foro Italico, poco prima della partita, faceva impressione. Se non altro perché, anche sui lungotevere, c’erano solo ed esclusivamente persone a piedi: atmosfrea iper-tranquilla e nessun rumore di fondo. Il transito alle automobili è stato proibito perfino lungo il tratto dell’Olimpica che dalla Farnesina scende verso piazzale Maresciallo Giardino. Quello che è accaduto alcuni giorni fa allo Stade de France di Parigi - è soprattutto quello che poteva accadere - hanno indotto le forze dell’ordine ad adottare misure di sicurezza mai viste. Gli spettatori sono stati appena 15 mila (continua lo sciopero della Curva Nord) e praticamente tutti hanno rispettato l’invito del club biancoceleste: presentarsi prima per sottoporsi ai rigidissimi controlli: steward e le forze di polizia per la prima volta hanno utilizzato anche i metal detector portatili.
PROVA GENERALE
Gli spettatori non hanno potuto portare neanche una piccola bevanda. I liquidi, secondo gli esperti, sono un materiale a rischio, perché alcune miscele (come sarebbe accaduto sull’aereo russo precipitato del deserto egiziano) possono esplodere con l’innesco giusto. Attorno all’Olimpico, nel pre-partita, sono stati visti funzionari dell’Ucigos e agenti in borghese. C’erano anche uomini particolarmente addestrati al tiro. Nell’eventualità, si immagina, che si fosse reso necessario neutralizzare terroristi in azione. Le misure, secondo molti, sono state anche una prova generale per l’avvio del piano sicurezza messo a punto da e Prefettura per l'avvio ufficiale del Giubileo. Oggi, infatti, sarà operativa l'ordinanza che rafforzerà ulteriormente i controlli in à, a due settimane dall'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro.

LA MARSIGLIESE

L’incontro Lazio-Palermo, come deciso dalla Lega di serie A per tutti gli stadi, è stato preceduto dal suono della Marsigliese, l’inno nazionale francese. Un lunghissimo applauso ha accolto il motivo e la musica. Tanti hanno cantato. L’iniziativa è stata adottata per rendere omaggio alle vittime degli attentati di Parigi. Applausi anche da parte dei giocatori delle due squadre, schierati dietro il tricolore d'Oltralpe.

 

Clicky