La penna degli Altri 25/11/2015 13:52
Adesso gli ottavi sono nelle mani dei romanisti
IL TEMPO (G. GIUBILO) - Al Camp Nou il destino era segnato. Non si pensava potesse cambiarlo la grande occasione iniziale per Dzeko: troppo forte la corazzata blaugrana, troppo facile per gli spagnoli che già in mezzora avevano praticamente chiuso i conti, tanto da suggerire a Garcia la sostituzione di Nainggolan con Iturbe. Il belga era infatti diffidato e la Roma non poteva farne a meno per la sfida conclusiva, quella con il Bate Borisov, che dovrebbe regalare ai giallorossi la qualificazione, dopo il pareggio in Bielorussia del Leverkusen.
Proprio l’uscita di Nainggolan aveva il significato di una bandiera bianca. Del resto è impossibile perfino salvare la faccia al Camp Nou, quando la linea difensiva non indovina i tempi dell’uscita, una eloquente conferma dei disagi difensivi che stanno condizionando in negativo una stagione che il rendimento dell’attacco non basta a rendere trionfale. Adesso però la qualificazione è nelle mani della Roma. Non è pensabile che il Bate Borisov così fortunato nella partita di andata possa uscire indenne dall’Olimpico e così il prevedibile passaggio agli ottavi rende meno amaro il cammino europeo della squadra di Garcia. Che però dovrà trovare un rimedio per conferire un minimo di equilibrio a una formazione che mostra un gap imbarazzante tra i due reparti fondamentali.
Stasera toccherà alla Juve chiudere la parentesi più nobile per la presenza dell’Italia in Europa. In attesa, però, che domani tornino a spalancarsi le porte di quel paradiso che la League rappresenta per il nostro ranking, con Napoli e Lazio all’avanguardia e la Fiorentina impegnata in una rincorsa possibile. La Juventus ospita il City, già qualificato; le basterebbe un pari, ma non è ipotizzabile un comodo biscottone per passare il turno. Per i bianconeri l’obiettivo vero è il primato del girone, per assicurarsi una rivale più morbida nel sorteggio per gli ottavi, anche se tra le possibile seconde ci sono clienti scomodi, su tutti il Psg. Dunque Allegri non farà calcoli