La penna degli Altri 11/09/2015 13:14
Una Roma vecchie maniere
IL TEMPO (A. AUSTINI) - La carica dei 111. Sono gli anni sommati di De Sanctis, Maicon e Totti, i tre veterani che Garcia vorrebbe rilanciare domani a Frosinone.
Rudi ha deciso di alternare anche i portieri e stavolta dovrebbe toccare a Morgan, mentre mercoledì col Barcellona sarà il turno di Szczesny: un’idea maturata dal tecnico in settimana, oggi dovrebbe comunicarlo ai diretti interessati. L’abruzzese chiede una chance, ha rinunciato alle vacanze per allenarsi in estate e non si è ancora arreso all’idea di vivere una stagione da riserva.
Insieme a De Sanctis, sono il capitano e Maicon ad aspettare un segnale da Garcia dopo quelli captati nell’allenamento di ieri pomeriggio. Una seduta tattica, oscurata alle telecamere della tv di casa, perché dedicata alle prove tattiche in vista della sfida ai ciociari. Tra le varianti proposte in partitella anche il 4-2-3-1 con Totti schierato dietro Dzeko: sarebbe una soluzione per ovviare all’assenza di Pjanic. E chi meglio del numero 10 può restituire qualità alla squadra? Al tempo stesso sarebbe un modo per concedere i primi minuti della stagione al capitano. Uno che non potrà mai essere gestito come gli altri. «A Roma - riconosce Garcia - non so se sia più importante Totti o il Papa. Lo gestiamo negli allenamenti ma lui non chiede mai un trattamento di favore. Voglio vincere almeno un titolo con il mio capitano. Per questo abbiamo fatto un mercato di qualità. E in Champions vogliamo qualificarci agli ottavi».
Poi l’allenatore conferma il suo progetto tattico alternativo: «Sto lavorando perché Francesco giochi con Dzeko. Contro squadre che sono in campo con la difesa a 5 - spiega Rudi a Radio Montecarlo - si potrebbe fare utilizzando il 4-3-3, altrimenti potrebbe giocare Totti dietro Edin, ci stiamo lavorando molto».
Suda anche Maicon, piacevolmente ritrovato in buone condizioni dalla Roma dopo la pausa estiva e poi fermato sul più bello da un guaio muscolare. Ma ora sta meglio e Frosinone sembra la partita giusta per concedergli minuti. «Tutti lo davano per finito - ricorda Garcia - e invece con noi nella stagione prima del Mondiale ha fatto cose straordinarie. Gli anni che precedono le competizioni internazionali sono particolari: ora tutti i ragazzi europei, compreso Digne, hanno l’obiettivo di andare nelle rispettive Nazionali e sono ancora più stimolati».
La difesa è ancora un cantiere. Ieri sia Castan sia Rudiger (in progresso) sono stati provati in coppia con Manolas ma l’impressione è che a Frosinone possa toccare di nuovo a De Rossi arretrare di qualche metro. A quel punto spazio a Keita e Nainggolan in mediana, con Totti più avanti e due esterni a scelta. Oppure, se sarà ancora 4-3-3, uno tra Uçan e Vainqueur giocherà a centrocampo. «Mi rivedo molto in Dacourt e Fernandinho - ha detto il francese presentato ieri a Trigoria - ho lavorato molto e se il mister mi chiamerà in causa risponderò presente».
In attacco nelle prossime tre partite ci sarà spazio per tutti. Compreso Iturbe, felice di essere rimasto. «L'ultima settimana di mercato - racconta - è stata particolare. Tante voci, ma la mia testa è sempre stata a Roma. Ora ci sentiamo più forti, sono arrivati grandi giocatori come Salah e Dzeko. Spero di essere titolare non solo col Frosinone ma anche in Champions League». Non deludere nessuno: è la missione quasi impossibile di Garcia.