La penna degli Altri 07/09/2015 13:54

Roma, le nuove gerarchie di Garcia

ROMA GENOA GARCIA MESS

CORSERA (G. PIACENTINI) Una delle caratteristiche della prima Roma di , quella delle dieci vittorie consecutive di due campionati fa, era di avere un’identità chiara. E una riconoscibilità data dal fatto che, a parte rarissime eccezioni (infortuni o squalifiche), in campo andavano più o meno sempre gli stessi. Oggi, due anni dopo, quasi tutti i componenti di quella squadra faticano a trovare spazio: senza contare , fuori per motivi fisici, e Balzaretti, gli unici che possono ancora sentirsi titolari per il francese sono , (anche se spesso è in ballottaggio con ) e , seppure in un ruolo diverso essendo ormai diventato un esterno basso.

Tutti gli altri stanno faticando, e i nomi sono parecchio pesanti, sia in campo sia nello spogliatoio: , , , e Gervinho, ognuno per motivi differenti, nelle prime due uscite stagionali hanno raccolto solamente pochi minuti.

Certo è che alcuni di loro, per questioni anagrafiche (, ) o perché alle prese con infortuni cronici (), dovranno essere gestiti. , invece, va recuperato al meglio della condizione fisica e solo in quel momento potrà considerarsi di nuovo un insostituibile, mentre Gervinho è stato ridimensionato: dal giocatore indispensabile che è stato per due stagioni (meritando di esserlo solo il primo anno), è diventato uno dei sei attaccanti a disposizione per tre maglie. Difficile pensare che possano essere delle scelte definitive, sia per il valore tecnico dei calciatori in questione, sia per il contributo di esperienza e personalità che ancora possono dare. In che modo lo faranno, lo si comincerà a scoprire dal doppio confronto che attende la Roma tra sabato prossimo e mercoledì 16 contro il e il .

darà la priorità al campionato, vero obiettivo della stagione (e soprattutto più accessibile rispetto alla ) o alla coppa? Oppure, come ha già fatto in passato, farà il solo nella gara che conclude il ciclo, cioè quella con il Sassuolo, quattro giorni dopo il ? Dubbi con cui il tecnico sarà destinato a convivere fino a quando, a Trigoria sperano il più a lungo possibile, la Roma sarà impegnata in tutte le competizioni. Da questo punto di vista, infatti, in suo soccorso arriva il calendario, che dalla trasferta di sabato a fino alla gara contro il del 20 dicembre all’Olimpico, l’ultima prima della sosta natalizia, costringerà la Roma a disputare 22 partite (compresi la e gli ottavi di finale di Coppa Italia) in 99 giorni.

In media una gara ogni 4 giorni e mezzo (escluse altre due soste per le nazionali, previste una ad ottobre e una a novembre). Ciò significa che avrà bisogno di sfruttare tutta la rosa a disposizione e dovrà cambiare spesso. Cercando di sbagliare il meno e possibile, e di non scontentare nessuno.

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