La penna degli Altri 29/09/2015 14:06
Nainggolan: «Non abbiamo scelta, col Bate bisogna vincere a tutti i costi»
CORSERA (L. VALDISERRI) - Nel campionato scorso è stato il giocatore di movimento (escluso cioè De Sanctis) più utilizzato da Garcia in campionato: 2.779 minuti. In questa stagione siamo a 480 minuti, più i 90 in Champions contro il Barcellona e 180 con la nazionale del Belgio. Radja Nainggolan, per capacità proprie e per i troppi infortuni altrui, è davvero un insostituibile. Così quando il Ninja, in conferenza stampa, dice «io ce la metto sempre tutta, ma sono umano anch’io», Garcia sorride e lo corregge: «Ma non eri un robot?».
Anche stasera, a Borisov contro il Bate, la prima maglia assegnata è quella di Nainggolan. Con l’impegno supplementare di dover giocare anche (un po’) fuori ruolo, cioè da regista. Con De Rossi in difesa e Keita infortunato non ci sono molte alternative. A meno che Garcia non opti per un 4-2-3-1 con il belga e Vainqueur davanti alla difesa e un tridentino Florenzi-Pjanic-Salah dietro al ritrovato Gervinho.
Il Ninja taglia corto: «Io sono di quelli che vogliono giocare sempre, decida il mister dove. Da regista ci ho giocato un paio di volte e, comunque, si impara solo facendo pratica. Così, se Garcia lo vuole, sono pronto».
C’è un punto su cui Nainggolan è chiarissimo: la gara di Borisov deve finire con i tre punti alla Roma «altrimenti quello che abbiamo fatto contro il Barcellona diventa inutile. In campionato c’è tempo per recuperare - e la vittoria della Fiorentina in casa dell’Inter dimostra quanto sarà equilibrata quest’anno la lotta per lo scudetto - ma in Champions le partite sono poche».
Anche lui sa di non aver brillato, finora, e si è dato una spiegazione: «Gli impegni con la Nazionale mi hanno dato meno riposo e io ho bisogno di allenarmi a fondo per arrivare al 100% della forma. Ma ci sono vicino. E poi, se i miei compagni infortunati si sbrigano a guarire, avrò tempo per riposarmi anch’io. Ma, lo sapete, dico così ma poi voglio sempre giocare».
Szczesny è stato recuperato e il ballottaggio con De Sanctis è apertissimo. Iago Falque è stato comunque aggregato e si cercherà di portarlo almeno in panchina, dove ci sarà uno dei ragazzi di Alberto De Rossi, impegnati nella Youth League. Il più probabile è Lorenzo Di Livio, classe 1997, figlio d’arte che promette di diventare ancora più bravo di papà Angelo. Se Florenzi giocherà «alto» è più probabile vedere Torosidis che Maicon nel ruolo di terzino destro.