La penna degli Altri 30/09/2015 14:08
«L’abbiamo preparata malissimo»
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il momento di riflettere. Anche se dopo la gara non può essere che tardivo. Non c'è scarico di responsabilità al termine della disfatta di Borisov, ognuno si prende le sue colpe, tutti hanno sbagliato qualcosa. A sentire Alessandro Florenzi, forse l'aspetto più grave: «Noi giocatori abbiamo preparato malissimo questa partita, siamo più forti del Bate, ma non siamo entrati in campo con la testa giusta. L'avessimo organizzata mentalmente come con il Barcellona, non avremmo preso 3 gol».
Accuse durissime che non escludono nessuno, anzi che coinvolgono inevitabilmente anche il tecnico. E il numero 24 non si ferma: «Se il mio tiro fosse entrato avremmo pareggiato, forse non meritando e per questo dobbiamo riflettere. Dobbiamo rivedere la prestazione, me compreso. Quando giochi in Europa devi giocare con la testa - prosegue Florenzi - noi invece siamo rimasti negli spogliatoi».
Inutile quindi parlare anche di reazione, ancora una volta dettata più dai nervi che da una costruzione fluida di gioco: «Non esiste avere reazioni nel secondo tempo perché questo già implica che abbiamo commesso uno sbaglio». Più di uno considerando il crollo totale registrato nei primi 45 minuti: «Cosa devo dirvi? - ammette l'esterno - subisci 3 gol su 3 tiri presi e poi è normale che si chiudono e non riesci più a giocare. Con il Barcellona era andata bene, oggi no perché gli episodi non sono tutti uguali. Se toppi l'approccio poi ne risenti sulle gambe».
Più morbido e diplomatico Pjanic, coinvolto come il resto della squadra nell'infinità discontinuità di prestazioni e risultati che la Roma continua a cavalcare nell'era Garcia. Il bosniaco riesce comunque a pronunciare la parola sfortuna: «Abbiamo subito dei gol evitabili, ma sicuramente dobbiamo migliorare perché questa è una gara assolutamente da dimenticare. Non doveva succedere, adesso la classifica del girone ci lancia all'ultimo posto in classifica e vincere a Leverkusen diventa già un obbligo». Adesso però c'è il campionato: «Dobbiamo pensare soltanto a quello», chiude Pjanic. L'Europa da ieri sera è molto più lontana.