La penna degli Altri 01/09/2015 14:40
Graziani: “Con Edin e Salah la squadra è perfetta”
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Uno come Ciccio Graziani di attaccanti se ne intende, lui che ha vinto un Mondiale con l’Italia, nell’82, e ha poi giocato con la Roma, per tre stagioni (’83-’86), conquistando due coppe Italia e partecipando alla finale di Coppa dei Campioni nell’84. Ne ha vissute e viste talmente tante, da non avere alcun dubbio su Edin Dzeko. «È bravissimo perché ti fa salire la squadra, è un punto di riferimento costante, molto bravo di testa, in area sempre pericoloso. Quando adesso metti un cross in area, con lui in mezzo le difese avversarie stanno in ansia. Basta vedere il gol: si è tenuto Chiellini alle spalle, coprendo bene la traiettoria della palla e di testa ha fatto un gol straordinario».
Quale attaccante del passato le ricorda, Dzeko?
«
Mi ricorda un po’ Bierhoff, uno di quel livello lì, e anche Kennet Andersson del Bologna. Gli somigliano, ma lui è molto più forte, sia chiaro. Bravo di testa, copre la palla e dentro l’area fa la differenza».
Proprio quello che manca alla Roma.
«Certo. Tanti palloni la scorsa stagione sono stati sprecati perché davanti non avevi un finalizzatore, uno nato per fare gol».
Cosa ha pensato guardando Roma — Juventus?
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Gli ultimi dieci minuti manca poco che mi prende un infarto. La Roma ha sofferto troppo in fase difensiva. Ma il calcio è così: la Juve in dieci ha giocato meglio che in undici ed è anomalo per una squadra di quel livello. I giallorossi hanno rischiato di compromettere una gara quasi perfetta, perché fino a che non hanno fatto gol, la Juve non è esistita per niente. È normale, ha perso tre giocatori straordinari, Tevez, Pirlo e Vidal, e non aveva Marchisio a centrocampo, reparto in cui la Roma è stata nettamente più forte».
La Roma può vincere lo scudetto?
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Giocherà per vincerlo, grazie all’arrivo di Salah e, soprattutto, di Dzeko. Un giocatore così mancava la scorsa stagione, quando la Roma, fino alla trequarti, era perfetta ma alla fine le mancava il centravanti, il risolutore d’area, a chiudere le giocate ».