La penna degli Altri 19/09/2015 15:37
Garcia, le mosse per la vittoria
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Non c’è aria di rivoluzione, ma qualche modifica sarà necessaria. Due/tre cambi al massimo. Rudi Garcia (80esima presenza in campionato: 47 vittorie, 21 pareggi, 11 sconfitte, miglior allenatore del campionato per media punti realizzati, 2.05 a partita) teme la terza: dopo Frosinone e Barcellona, ecco il Sassuolo (scontro tra chi tira di più in porta, la Roma con 58 conclusioni è la migliore del campionato, e chi subisce in assoluto meno tiri, il Sassuolo con 29), appunto, il terzo incomodo del filotto da sei, che terminerà con l’infrasettimanale di Genova con la Samp, con Carpi sabato prossimo all’Olimpico e infine Palermo in trasferta prima della sosta (in mezzo il Bate Borisov). È l’occasione per dare una spinta alla classifica e agganciare l’Inter, che ha un calendario lievemente peggiore rispetto alla Roma (Chievo, Verona, Fiorentina e Sampdoria). Garcia non vuole rinunciare all’ossatura della squadra e dovrà testare le energie psico-fisiche del gruppo.
Ad esempio, domani terrà conto che Florenzi (entrato nella top 11 della Champions) e Nainggolan, mercoledì sera, hanno terminato la partita con i crampi. La sfida al Barça qualche scoria l’ha lasciata, ovvio. Prendiamo il quartetto difensivo: Florenzi, Manolas, Ruediger e Digne contro il Frosinone; Florenzi, Manolas, Ruediger e Digne con il Barcellona: 180 minuti per tutti, non per Florenzi, uscito a cinque dalla fine in Champions. Le alternative dei quattro sono note: Maicon per il goleador col Barça, in teoria Castan (sparito dopo Verona, ma si allena regolarmente) per Ruediger che, invece, ha bisogno di giocare. Con il Sassuolo, i due centrali saranno ancora Manolas e Ruediger, a meno che Garcia non voglia lanciare Gyomber. Ma pare difficile. A sinistra, alternativa a Digne è Torosidis (buono pure per l’altra fascia), più Emerson (vedi Gyomber). La certezza è rappresentata da De Sanctis, che farà - visto l’infortunio di Szczesny - il suo esordio da titolare in questa stagione (415esima presenza in 16 campionati di Serie A), proprio con il Sassuolo, la sua avversariaccia dello scorso anno.
LA MEDIANA Nainggolan ha giocato 34 minuti (più recupero) a Frosinone e novanta (più recupero) con il Barça. De Rossi e Keita hanno fatto l’enplein. Se - come sembra - verrà riproposto un centrocampo a tre, prende corpo l’ipotesi Vainqueur insieme con Nainggolan e uno tra Keita e De Rossi; oppure Garcia potrebbe riproporre Pjanic, che ah recuperato. L’impressione, insomma, che toccherà a Keita sedersi in panchina. Rinunciare a Dzeko (undici conclusioni in porta, secondo solo a Insigne) è complicato, specie ora che la squadra si sta abituando ad avere un riferimento avanzato.
ATTACCO SPRINT Edin ha giocato tutta la partita con il Barça e 56 minuti con il Frosinone. Per ora regge e Garcia - a meno di ripensamenti - non ha intenzione di toglierlo. L’alternativa è Iturbe (provato tra i titolari), che può sostituirlo in corsa, pur partendo titolare, inizialmente sull’esterno. Il terzo posto in attacco, considerando che Iago Falque potrebbe essere tenuto a riposo, più per ragioni tattiche (ha giocato 69 minuti a Frosinone e 81 in Champions), se lo giocano Salah (21 minuti con il Frosinone e l’intera gara con il Barcellona), Totti (80 minuti al Matusa e basta) e Gervinho (tutta la gara in Ciociaria). Ipotesi: Gervinho (o Totti), Dzeko, Iturbe.
LINEA SUD-QUESTURA Dopo le proteste - contro le istituzioni - manifestate anche contro il Barça, la Curva Sud decide di continuare con il suo sciopero del tifo: silenzio e assenza. In sintesi il comunicato della Sud. «...fuori ancora finché la nostra Curva è terra di conquista, fino a quando non potremo tornare a tifare non come cagnolini ammaestrati... Grazie a tutti quelli che mercoledì hanno cantato e gioito fuori ai baretti, a chi ci ha ascoltato decidendo di entrare, a chi in modo civile ha portato avanti la protesta. Possono mettere quante barriere vogliono, ma non riusciranno a dividere il nostro ideale». Il capo di Gabinetto della Questura., Roberto Massucci, ha risposto: «Continueremo con nostro progetto di legalità, che non riguarda solo la Roma e l’Olimpico ma tutti, anche lo Stadium della Juventus. Non arretreremo di un passo», le sua parole a la ForzaRoma.info.