La penna degli Altri 09/09/2015 14:01

Football Cares cresce. Pallotta dice 575000 e mezza Serie A lo segue

manchester city-roma pallotta totti

GASPORT (D. STOPPINI) - Un campionato l’ha già vinto, James Pallotta. Va bene , va bene , va bene questo o quel terzino per . Ma il vero colpo l’ha fatto seduto sul divano da Boston, colpito da un’emergenza migranti che neppure lo sfiora geograficamente, ma che lo ha spinto a costruire un’idea, «Football Cares», e a metterci dentro di suo 575 mila euro. Nobile arte, la beneficenza. Così Pallotta è riuscito a trascinare dietro mezza Serie A, mentre l’altra per il momento «promette di», con buone possibilità di risposte positive. La di Della Valle è stata la prima ad aderire all’idea, ieri è arrivato l’endorsement dell’Inter di Thohir, che fa seguito a quelli di , Empoli, Verona e Torino, il tutto sotto l’egida della Lega di Serie A. Come un argine rotto, un primo concreto passo verso l’ignoto, perché nessuno può davvero sapere quanto grande sarà ancora l’emergenza migranti. Ma il dado è tratto. Se l’Uefa ha annunciato che per i match di ed Europa League 1 euro di ciascun biglietto sarà donato in favore dei rifugiati, se la Germania resta la capofila della Ue, l ’obbligo morale di far qualcosa è arrivato anche in Italia. Curiosamente dagli Stati Uniti: ha fatto un giro largo, ma conta la destinazione, conta il fine. E il biglietto del treno, presto o tardi, lo stanno facendo tutti. Di «Football Cares» hanno parlato in 30 nazioni diverse. Perché chi l’ha detto che i soldi servono solo per il mercato. «Ma ora devo vendere qualcuno?», si chiedeva ieri con la sua scanzonata ironia a Trigoria. No Walter, tranquillo, i 575 mila euro tirati fuori dalla Roma stavolta valgono come un extra-budget per rafforzare il cuore spesso gelido del calcio italiano. All’asta ci sono già le maglie di , e , presto arriveranno altri cimeli. Lo stesso sta pensando a qualcosa di originale. Ma in questa storia qui va bene pure essere banali. Football Cares è giusto l’idea nobile: la differenza la fa la donazione. Senza bandiere, così vorrebbe Pallotta. Che anni fa, seduto su quello stesso divano, pensò: «L’Nba deve fare qualcosa per il sociale». Nacque l’Nba Cares, Jim fu uno dei fondatori. Hai visto mai...

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