La penna degli Altri 04/09/2015 13:20

De Rossi, soluzione centrale

verona roma de rossi

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Antonio è vivo, ma non c'erano dubbi. Il gigantone tedesco è guarito dal guaio al ginocchio, si è allenato, si è presentato, si allenerà ancora e, per la gioia della Roma, giocherà molto presto. Già a ? Auspicabile. Antonio adesso deve solo recuperare quel minimo di condizione atletica e rimettere a posto i muscoli. La sensazione, ad oggi, è che il tedesco abbia la strada aperta per il ruolo di compagno di , ma a Trigoria nessuno ha fretta. è di sicuro una soluzione di livello per , che al momento per il ruolo di centrali ha a disposizione il greco, più sulla via della migliore forma e , che con la ha fatto molto bene. Tre difensori veri più quello di “scorta”, il pacchetto attuale dei centrali.

TRA MASCHERANO E DIBA Con Daniele in campo, il quartetto è più scoperto nell’uomo contro uomo, ma può giocare in maniera diversa, più aperta, alla spagnola. E non è detto che questa, cioè la soluzione centrale, non sia piaciuta così tanto a che la rivedremo anche a come prima opzione, perché appunto, per ora non c'è esigenza di forzare la mano con , segnato come prossimo titolare del ruolo. Con Daniele avrebbe un doppio regista. Di Bartolomei, Mascherano, accostiamo a chi vogliamo ma è certo che - lo penserà e non solo - se è stato in grado di ben figurare contro la lo sarà in generale.

e (più per il campionato) sono marcatori, perfettamente compatibili con e con la sua velocità e proprio questa caratteristica del greco sarà molto utile a , un po’ come succedeva con Liedholm che si poteva permettere Di Bartolomei solo perché al fianco c’era un velocista come Vierchowod. Era un altro calcio è vero, ma l’accostamento può avere la sua logica e affidabilità.
È chiaro, se la Roma avesse preso un altro centrale di livello, sarebbe tornata allo schieramento dello scorso anno, con due titolari e due alternative di ruolo. Oggi i centrali veri sono tre per la
e quattro per il campionato (con
in più) ma la sensazione è che l’ipotesi corra sempre più veloce. La Roma, per quanto riguarda gli esterni, un po’ per scelta e un po’ perché obbligata, ha deciso di puntare molto su (lo vede bene anche il ct ) e per ora ha indietreggiato
a suo “vice”.

FASCE LIBERE - Il problema del brasiliano è la condizione fisica, altrimenti sarebbe il titolare della fascia destra. sta studiando da terzino ma non lo è ancora, gli mancano i movimenti da difensore: soffre quando lo puntano e fatica nelle diagonali; in fase offensiva dà molto di più. Uno con la sua facilità di corsa non ha difficoltà a partire da venti o settanta metri dalla porta. È un po’ come centrale di difesa: per entrambi vanno pesati i più e i meno, cosa danno e cosa tolgono. Nelle due liste è presente pure (e mai Cole), pronto a fare il secondo (se non c’è ) o il terzo. Toro, nell’elenco per la , è stato preferito a Palmieri, sinistro di ruolo: considera il greco la prima alternativa a , il titolare. Detto questo, la considerazione finale: se la Roma avesse preso un esterno di livello (Bruno Peres) e un centrale “vero” (Juan Jesus), chi sarebbe uscito dalla lista ? Difficile pensare che questi due eventuali arrivi sarebbero finiti fuori come è successo a e Palmieri, considerati ancor non pronti pur essendo loro due neo acquisti non eventuali ma reali.