La penna degli Altri 18/08/2015 13:35

Roma e Napoli, occhio ai conti

STADIO ROMA PALLOTTA 15615

GASPORT (C. LAUDISA) - «Scusate i disagi, stiamo lavorando per voi». A due settimane (scarse) dalla chiusura del mercato è frenetica l’opera di riassetto delle rose delle 20 società di Serie A. Pian piano molti tasselli stanno andando al loro posto, ma l’obiettivo virtuoso è raggiunto solo in parte. Se circa un mese fa erano una settantina i calciatori in eccedenza, adesso il conteggio porta vicino a quota 50. Strada facendo i vari Shaqiri e Gomez hanno tolto il disturbo rispettivamente dall’Inter e dalla . Con loro hanno fatto le valigie il romanista Doumbia e il sampdoriano Okaka, tutti ormai ai margini dei progetti dei rispettivi club. Ovviamente sullo sfondo c’è la riforma, voluta dalla Federcalcio e recepita di buon grado dalla Lega di A, che prevede l’adozione delle norme già in vigore nelle competizioni europee con la restrizione delle rose a 25 giocatori, senza considerare gli Under 21.

CASO ROMA In queste ore il club giallorosso attende con ansia che Mattia dica sì all’offerta del , visto che dopo l’arrivo di non è più utile alla causa di . In contemporanea, però, la dirigenza romanista deve preoccuparsi di trovare un altro prodotto del vivaio italiano da inserire al suo posto nella fatidica lista per il campionato. Al momento, infatti, solo in 6 più il giovane hanno questi requisiti (vedere articolo qui a fianco): non bastano a toccare il limite degli 8 necessari.

FENOMENO In una situazione non meno complicata si trova il . La questione dei giocatori made in Italy è stata medicata con il ritorno alla base di Dezi ma resta insoluto il problema degli esuberi veri e propri. Non a caso il d.s. Giuntoli si sta dando da fare per trovare una sistemazione ad Andujar, Zuniga, Fideleff, Dumitru, David Lopez ed Henrique. Dando per scontato che i gettonati Inler e De Guzman dicano in fretta sì rispettivamente al Leicester e al Marsiglia. Solo se questa campagna va a buon fine, il presidente De Laurentiis potrà mettere a disposizione di Sarri i rinforzi concordati da tempo. Di sicuro ci sarà un nuovo tentativo per il costoso Maksimovic del Torino, ma è chiaro che il budget a disposizione del club azzurro dipende molto dai successi dell’ufficio vendite. La squadra più in difficoltà con i conti, al momento, pare l’Udinese: ha bisogno di inserire un paio di giovani nella lista dei 25 per avere otto italiani di formazione.

USCITE INTER Dopo la cessione di Kovacic al Real, in casa nerazzurra restano aperti i casi di Nagatomo, Schelotto, Taider e Andreolli: tutti indiziati di cessione. E se Mancini verrà accontentato anche per il terzino sinistro, a questo elenco è destinato ad aggiungersi anche D’Ambrosio. Insomma neanche il club di Thohir se la passa benissimo. Discorso opposto invece per i campioni d’Italia della che devono solo preoccuparsi di trovare una sistemazione a De Ceglie e hanno varie opzioni per i posti di formazione italiana: addirittura c’è abbondanza, con possibilità di scelta anche tra i nuovi arrivati Sturaro e Dybala. Paradossalmente, invece, Jacopo Sala non è tra gli «italiani» del Verona: è cresciuto tra Chelsea e Amburgo, dopo aver lasciato l’Atalanta nel 2007. Nel mezzo si trova il Milan che non ha problemi a individuare i giocatori di estrazione indigena, ma deve pur sistemare altrove i vari Agazzi, Zaccardo e Paletta (ma quest’ultimo presto sceglierà tra Atalanta e ).

RICERCA VIOLA Alla la recente rivoluzione tecnica ha portato qualche contraddizione. Così l’emergente Diakhate conquista un posto tra gli eletti di Paulo Sousa non solo per i suoi evidenti meriti sul campo, ma anche perché la dirigenza ha bisogno di lui per raggiungere l’ormai noto quorum. E dire che il club dei Della Valle in questi anni nel vivaio ha investito tanto e con ottimi risultati, considerando ad esempio l’ormai chiara affermazione di Babacar e Bernardeschi.

PROSPETTIVE In un clima di grandi attese per i colpi all’orizzonte, la variabile rose a 25 va tenuta nel conto. Saranno forzate alcune rinunce in entrata. Non solo per far tornare i conti economici, ma anche per allinearsi al nuovo corso normativo. Strada facendo qualcuno perderà l’ambito posto in Serie A, magari dovrà emigrare. Un sacrificio calcolato, per il bene comune.