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La penna degli Altri 12/08/2015 13:10

Ora si può dire: Romagnoli è laziale

Milan Romagnoli

IL TEMPO (A. AUSTINI) - In campo con la Roma ma con l’aquila nel cuore. Adesso lo può dire, ed è come se facesse outing. , sin da bambino, tifa Lazio. Una fede trasmessa dalla famiglia di Anzio, che non è cambiata nel corso degli anni trascorsi nelle giovanili di Trigoria. Dentro la Roma lo sapevano tutti, ma era meglio far finta di niente. Alessio si è nascosto bene, ha sofferto un po’, ma qualche «sospetto» l’aveva fatto venire quando in ogni intervista, puntualmente, ripeteva: «Il mio idolo è Sandro Nesta e voglio diventare come lui». Detto da un romanista suona strano, e infatti era un chiaro segnale della sua passione per i colori biancocelesti, anche se il baby difensore di Anzio non può avere grandi ricordi di Nesta con la maglia della Lazio essendo nato nel 1995: quando aveva 7 anni, il suo idolo era già finito al Milan. Che adesso è la nuova squadra di Romagnoli.

Un sogno realizzato. Pazienza se non a Formello, ma a Milano dove vestirà il rossonero e prenderà la maglia numero 13. Di Nesta, appunto. «In bocca al lupo! E poi i romani hanno sempre fatto bene a Milano» l’augurio dell’ex campione del mondo.

Romagnoli aveva pensato anche alla 46 ispirandosi a Valentino Rossi, «di cui vado pazzo», ma visto che il Dottore è un acceso tifoso interista, al Milan gli hanno consigliato di evitare. Di baruffe da derby Romagnoli ne ha già scatenate a sufficienza nella Capitale. Non può essere un caso che da lunedì, ad affare ormai concluso con il Milan, sono iniziate a circolare sul web le foto di Alessio in posa con la maglia della Lazio dello scorso anno, mentre lui era a Genova con la Samp. E poi altri «reperti» raccolti nei social, dove si scopre che nel 2010 l’allora quindicenne Romagnoli, talento delle giovanili giallorosse, si divertiva a condividere i contenuti di pagine laziali, con tanto di sfottò ai giallorossi.

In una à che vive la rivalità calcistica come una guerra di religione, non gli viene perdonato. Rabbiosa la reazione dei romanisti che stanno subissando il difensore di insulti. «Sei un traditore e meno male che ti hanno venduto», per citare un commento tra i più teneri. E i laziali, dall’altra parte, se la ridono: «Siamo ovunque!». Romagnoli da ieri è ufficialmente al Milan, tra le braccia del suo «maestro» Mihajlovic (ex laziale doc) che lo ha voluto a tutti i costi e ha fatto spendere al Milan 25 milioni di euro più il 30% garantito alla Roma sull’eccedenza di un’eventuale futura cessione più ricca. « non mi voleva vendere» racconta il difensore. Ma non è proprio così. Anzi, a Trigoria sono piuttosto soddisfatti dell’affare, ricordando i comportamenti degli ultimi giorni del ragazzo, non proprio irreprensibili a quanto pare. Era una tattica di Alessio per liberarsi dalle catene della Roma. E non nascondersi più.

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