La penna degli Altri 30/08/2015 15:32
Nainggolan e quei cinguettii anti-Juventus diventati ruggiti
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Tweet sparsi, qua e là. Agosto 2012: Radja Nainggolan, centrocampista del Cagliari, condivide il pensiero di un tifoso che, riferendosi ai problemi del club sardo con lo stadio, scrive: Meglio prefabbricato che l’arbitro comprato». Novembre 2014: un utente ricorda a Radja le «tre pere» di Torino, lui risponde: «Io ricordo 3 pere marce». E poi, ancora, luglio 2015, sempre rispondendo a chi gli diceva che parlava male della Juventus solo perché non era riuscito ad andarci: «Sono 5 anni che non vado. Ci speravi, vero?». Se i tifosi della Juve speravano di avere Radja Nainggolan non è dato sapere, di certo ci sperava Massimiliano Allegri, che anche quest’estate, quando il riscatto della Roma era in fase di stallo, si è fatto sentire col belga. La risposta, sempre la stessa: «La Roma è la priorità». Avrà pure il dito facile su Twitter, Radja, croce e delizia del club e del suo ufficio stampa, ma è uno di parola: lo dice il suo procuratore, lo dicono i dirigenti giallorossi e quelli del Cagliari, consapevoli che Nainggolan non ha mai avuto intenzione di lasciare la Capitale. Ha chiesto – e ottenuto – un ricco adeguamento di stipendio: «Ma non posso comprarmi da solo», ha detto a giugno ad alcuni tifosi, stavolta della Roma, che gli chiedevano come mai ancora non fosse archiviata la pratica. In quei giorni, e anche nelle settimane successive, Nainggolan ha condiviso anche i complimenti di sostenitori bianconeri e, secondo alcuni, sembrava un’apertura ai quattro volte campioni d’Italia.
PADOIN? NO, POGBA - Niente di tutto ciò, la volontà di Radja (e famiglia) è sempre stata chiara, tanto che, diventato ufficiale il riscatto, il comunicato di gioia urbi et orbi è arrivato: «Finalmente sono al 100% giallorosso, quello che ho sempre voluto». Adesso la volontà si è spostata al campo, a quello scudetto che la Juve ha sulle maglie e la Roma sogna di conquistare: a fine luglio, tanto per non farsi mancare niente, Nainggolan ha deciso di riscaldare ancora un po’ l’estate e dall’Indonesia ha detto di preferire «uno scudetto con la Roma a 10 con la Juventus». Apriti cielo, anche qui. Juventini sul piede di guerra, confronti con Padoin che «ha vinto 9 trofei mentre tu sei a zero» e replica: «Ma perché mi paragonate sempre a lui e non a Pogba?». Vola alto, Radja, per rendimento uno dei migliori centrocampisti della Serie A l’anno passato. Oggi li ritroverà entrambi, lui invece dovrà dare al centrocampo, dinamismo, forza e sostanza, indipendentemente da chi avrà accanto: De Rossi, Keita o l’amico del cuore Pjanic, quello che da compagno di reparto è diventato compagno di vacanze, cene e feste. Non di social network, visto che Miralem ha meno filo diretto con i tifosi. La fama di duro è vera fino a un certo punto, visto che in carriera Nainggolan non è mai stato espulso direttamente: solo una volta nel 2010 per doppio giallo. Solo una volta, poi, ha battuto la Juve, in Coppa Italia: in campionato mai. Stasera punta al primo successo e c’è da scommetterci che, se ci riuscirà, la festa sarà completa: in campo e, ovviamente, su Twitter.