La penna degli Altri 11/08/2015 14:46
La difesa è d’oro in tre anni già 100 milioni
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Una difesa da cento milioni di euro. Tanto hanno fruttato alla Roma le cessioni dei pezzi pregiati della retroguardia nelle ultime tre estati. Se da sempre il mercato vive e si alimenta di attaccanti e fantasisti, Sabatini da anni ha costruito le fortune della sua Roma- o almeno quelle degli esercizi di bilancio - vendendo soprattutto difensori centrali. I primissimi esperimenti del 2011 non vanno benissimo con i flop catastrofici di Kjaer e Heinze, presi e rispediti a casa nel giro di dodici mesi. Ma sono le prove generali per un trend poi diventato fortunatissimo. Nell’estate del 2012 a Roma arriva il diciottenne Marquinhos (a portarlo Roberto Calenda, mediatore anche per il neo acquisto Gerson), che tra prestito e riscatto costa circa 5 milioni. A nemmeno un anno dal suo arrivo riparte, destinazione Psg: per la Roma è un jackpot da 32 milioni più 3 di bonus, incassati regolarmente a fine stagione per un totale di 35. Per sostituirlo nel 2013 arriva Mehdi Benatia: 13 milioni all’Udinese, un anno da leader con addirittura 5 gol all’attivo e la fascia di terzo capitano. Così l’estate dopo chiede di raddoppiare lo stipendio, litiga con tutti, da Pallotta a Garcia, e a fine agosto va al Bayern Monaco. In cambio nelle casse giallorosse piovono 26 milioni più 4 di bonus, anche qui per gran parte incassati, sfiorando i 30 milioni.
Ora tocca a Romagnoli, che oggi firmerà col Milan (la Fogc lo ha dispensato dal raduno dell’under 21 per fargli svolgere le visite) portando in dote 25 milioni più una percentuale sulla futura rivendita. In tutto fanno una novantina di milioni. A cui presto dovrebbero aggiungersene altri 10, quelli che il Lione verserà per avere Yanga-Mbiwa. Portando il totale a cifra tonda: 100 milioni di euro. Abbastanza per convincere chiunque venga al loro posto che Roma può essere il trampolino ideale per la loro carriera.