La penna degli Altri 30/08/2015 15:40
Il giorno di Roma-Juve tra caos mercato e sciopero della Curva: “Pensiamo alla gara”
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Nel tira e molla di un mercato tenuto in fibrillazione fino all’ultimo da Sabatini (è sbarcato ieri il centrocampista francese che completa il reparto, Vainqueur), la presenza di Iturbe nella lista dei convocati per la partitissima di oggi tra Roma e Juventus è un po’ il simbolo della confusione di queste ore a Trigoria. Titubante, poi deciso ad andare in prestito al Genoa, infine i ripensamenti notturni, sia del giocatore, sia del diesse giallorosso, fino ad arrivare alla chiamata di Garcia. «Il mercato non deve influire sulla testa dei giocatori — la paura giustificata del tecnico — dobbiamo esser concentrati solamente su questa gara, sapendo che la società sta lavorando su quel fronte e il mercato chiuderà lunedì».
Il caos sul fronte delle cessioni in attacco (ieri incontro tra Sabatini e un uomo di fiducia del presidente della Sampdoria Ferrero per il trasferimento in prestito di Ibarbo) rischia di essere un elemento di disturbo, così come il ritardo con il quale sono arrivati giocatori fondamentali. Vedi Digne, che potrebbe non giocare contro la Juve. «Sto aspettando di vedere le condizioni di Torosidis. Se sta bene, come penso, giocherà lui sulla sinistra, così daremo il tempo a Digne di adattarsi alla squadra». Difficile pensare alla pre-tattica, per il mister francese, anche se non si può escludere. Di sicuro ci sarà Dzeko, all’interno di un tridente che, almeno all’inizio, non dovrebbe ospitare Totti.
L’Olimpico aprirà i suoi cancelli a partire dalle 15,30, con largo anticipo sull’orario di inizio della gara (ore 18), per evitare le lunghe code dovute ai controlli capillari che si sono registrate in occasione della gara di presentazione. Saranno un migliaio gli agenti schierati per garantire la sicurezza, per un lavoro preventivo reso più semplice dall’orario diurno, imposto dal prefetto Gabrielli. La Sud ha annunciato uno sciopero di tifo e colori, per protestare contro la divisione della curva e le perquisizioni considerate esagerate subite in occasione dell’amichevole col Siviglia, mentre il questore D’Angelo consiglia agli juventini di non muoversi in maniera isolata, mostrando i simboli della propria squadra.