La penna degli Altri 24/08/2015 13:21
Digne-Kolasinac, sulla fascia è uno sprint al fotofinish
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Il contropiede di Garcia nel post-gara di Verona è piaciuto poco: «Ci servono un terzino sinistro e un centrale difensivo». Parole a caldo. Parole che hanno sorpreso la dirigenza. Parole che ieri sono state volutamente interpretate come un misunderstanding del tecnico («Probabilmente si riferiva al rientro di Ruediger», il messaggio trapelato da Trigoria). Perché l’input era (e rimane) quello che una volta arrivato Digne (o Kolasinac: ieri nuovi contatti con lo Schalke, se la situazione per il francese non si sblocca a breve, si virerà sul bosniaco di passaporto tedesco. Anche per lui la solita formula: prestito con diritto di riscatto), il mercato si concentrerà esclusivamente sulle cessioni. Il tecnico la pensa diversamente. Perché oltre al terzino sinistro, Rudi si è reso conto che Castan, al netto delle dichiarazioni pubbliche, va gestito meglio dopo un anno di stop. C’è Ruediger, certamente, prospetto interessantissimo ma anche lui da valutare a livello fisico. E Gyomber, che almeno per ora non sembra garantirlo. Senza contare che le condizioni di Strootman, sulle quali dopo la notizia del rientro slittato a metà ottobre è calata volutamente una coltre nebulosa, potrebbero portare un nuovo centrocampista alla Kucka. E questo, dopo aver già disputato la prima giornata di campionato, che al netto degli arrivi giustamente incensati di Dzeko, Salah e Szczesny, ha visto la Roma presentarsi a Verona con un solo terzino di ruolo di piede destro che giocava a sinistra ma con otto attaccanti.
DUE DI TROPPO Due almeno, nelle idee di Garcia, sono di troppo. Sabatini (ieri a Milano) si priverebbe di Ibarbo e Ljajic. Suo malgrado, probabilmente dovrà alzare bandiera bianca su Iturbe. Il colombiano (per il quale è previsto un riscatto di 8 milioni il prossimo anno) preso nemmeno due mesi fa per 5 milioni più 6 di bonus (parte dei quali ‘convogliati’ dal riscatto di Nainggolan) dopo i 2,5 già sborsati a gennaio, potrebbe finire alla Sampdoria o al Bologna. Per Ljajic (che piace in Premier) c’è l’Inter a patto che il club di Mancini non riesca a chiudere per Perisic. Poche ore e si saprà. Anche perché in ballo c’è anche l’arrivo in extremis di Juan Jesus nonostante, come spiegato in precedenza, a Trigoria continuino ad escluderlo. Il più vicino a partire sembra dunque essere Iturbe. La Roma lo ha promesso in prestito al Genoa ma l’argentino guarda con interesse alla Fiorentina. Difficile, dopo il braccio di ferro per Salah (ancora in atto), che la dirigenza giallorossa acconsenta al trasferimento, tra l’altro in prestito. Genova è la piazza individuata da tempo per rilanciare l’argentino: Gasperini l’allenatore ideale per sfruttarne le doti.
GIOCO AD INCASTRO Gli arrivi quindi dipenderanno dalle partenze a meno che non vengano acquistati calciatori di formazione italiana. Esclusi gli under 21 (Paredes, Uçan e Emerson) nella lista presentata venerdì, sono infatti 23 i giocatori che ne fanno parte: 6 ‘italiani’ e 17 stranieri. La Roma se vuole può arrivare sino a 25, inserendo però dei Primavera o 2 ‘italiani’. Quindi, in ottica acquisti, un calciatore come Andreolli (proposto), Eder (offerto) o D’Ambrosio (sondaggio) rimangono in lizza. Quando (e se) arriverà Digne sarà Lobont a fargli spazio.