La penna degli Altri 29/08/2015 04:59

Capello: "La Roma ha tutto per vincere lo scudetto"

CAPELLO

AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Doppio, doppio ex. No, non è un refuso, né una ripetizione. Fabio Capello  non è stato solo un calciatore di Roma e in passato tra gli anni Sessanta e Settanta. È stato questo, ma è stato anche altro perché  nelle due società lui ci è tornato pure da tecnico. L’uomo di Pieris – classe 1946 – è riuscito nell’impresa di vincere nel ruolo di calciatore e di manager con entrambe le divise. Resta l’ultimo allenatore romanista ad aver conquistato uno scudetto nel 2001, “ma quest’anno la Roma può ripetersi. Ha tutto per vincere”, dice oggi quasi riprendendo le sue frasi nell’estate del 2000, quando si mostrò sicurissimo di portare a casa il terzo tricolore della storia romanista: “Non abbiamo alibi,  dobbiamo riuscirci”, disse. E ci riuscì.

Roma-, che gara sarà?
“Una partita molto importante e molto difficile”.

Che influenza ha il fatto che sarà la seconda giornata di campionato?
“È un punto a vantaggio della Roma. Molto meglio a inizio stagione piuttosto che più avanti”.

Come valuta gli organici delle due squadre?  
“La deve ritrovarsi dopo  aver perso tre pedine importanti e deve far di tutto per non far sentire la loro mancanza. Per questo prima la si incontra, meglio è. La Roma, è una delle favorite nella corsa allo scudetto. Deve fare il salto di qualità, di testa”.

Il mercato non è ancora chiuso, ma come giudica la campagna acquisti della Roma?
“La Roma quest’anno ha più equilibrio, ha inserito giocatori di livello nei ruoli in cui aveva bisogno.  A questa Roma non manca nulla, ha tutto per vincere”.

La , con l'innesto di Cuadrado, come la vede?
“Dipende. Se Cuadrado è quello della , Allegri ha un giocatore molto forte a disposizione. Se invece è quello del Chelsea non sarà facile per loro inserirlo”.

Buttando uno sguardo alla griglia di partenza, come vede le altre squadre?
“Nelle due stagioni precedenti c’era solo la con la Roma che ha cercato di rendere loro la vita non facile. Quest’anno il gruppo delle squadre competitive è più nutrito, in molte stanno operando in maniera ottima sul mercato”.

Un giudizio su Allegri?  
“Ha dimostrato di saperci fare. Lo ha  dimostrato prima al Milan e poi lo ha  confermato a Torino. Sa tirare fuori il meglio dai suoi giocatori dando serenità al gruppo”.

E ?
“In Francia ha vinto il terzo anno. E questo è il terzo anno alla Roma"

La poi non aveva mai perso alla prima giornata.
“I record sono fatti per essere battuti, ma non credo sia di gran valore alla luce del campionato”.

Lei ha vinto a Torino e anche a Roma, è così difficile fare bene nella Capitale?
“Vincere a Roma è più difficile solo per una questione di mentalità. Dopo che abbiamo vinto lo scudetto si è festeggiato per sei mesi. A Torino, Milano e Madrid non è cosi, il giorno dopo si guarda avanti al prossimo obiettivo e si mette la coppa in bacheca”.

Quale fu l'elemento determinante per vincere lo scudetto?
"Mettere le pedine giuste dove mancavano. Mancava un quid in alcuni ruoli e comprammo i giocatori giusti”.

Si dice che l'anno successivo la squadra fosse ancora più forte, è vero?
“A quei tempi c’era molta competizione,  fino alla fine era una lotta a sei. E bastava perdere un colpo per fallire, noi perdemmo lo scudetto a Venezia”.

In quel gruppo c'era anche .
“Lo lanciai insieme ad Aquilani. Mi resi subito conto che era già maturo per stare alla Roma, invece Alberto avrebbe dovuto farsi le ossa fuori. Daniele certamente si vedeva che aveva più qualità sin dai primi momenti”.

Il calcio sta cambiando, le società diventano sempre più aziende, con l'ingresso di azionisti stranieri. Cosa ne pensa?   “Il mondo sta cambiando e chiaramente cambia anche il calcio. La Roma prima e l’Inter poi hanno visto l’ingresso di nuovi azionisti di riferimento con grandi risorse e progetti seri”.

Cosa fa oggi Fabio Capello?
"Guardo un po’ di TV e mi rilasso”.

E non le manca l'adrenalina della sfida?
“Certo come manca la sigaretta a chi smette di fumare, io almeno non fumo.”