La penna degli Altri 03/06/2015 15:46
Roma minimo sindacale. Voto 7
IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Difficile fare un bilancio stagionale per una Roma partita con l’obiettivo di duellare con la Juve in chiave scudetto. Difficile perché fino al 6 gennaio i giallorossi, e non solo, ci avevano creduto. Poi una flessione incredibile che aveva trasformato il gruppo cattivo e aggressivo di Garcia in una squarda di brocchi. Nel finale poi il «rientro» è valso la Champions e rimesso in piedi una stagione che alla fine è impossibile non definire positiva: seconda dietro alla Juve finalista di Champions. Ci può stare... con tante «se» e tanti «ma».
De Sanctis 6.5
Un paio di gaffe (non da portiere di prima fascia) in una stagione ci possono stare, ma nel complesso non è stato lui il problema della Roma. Che comunque continua a cercare sul mercato un’alternativa.
Skorupski 6
Portiere di coppa, ha dimostrato di essere una buona riserva ma se la società si sta muovendo altrove per trovare l’aternativa al «titolare» qualcosa vorrà pur dire.
Manolas 7
È e resterà il punto fermo della difesa romanista. Senza di lui questa stagione sarebbe finita certamente peggio: sicurezza, autorità e personalità per il greco promosso a pieni voti nonostante la Roma quest’anno abbia incassato non pochi gol.
Yanga-Mbiwa 6.5
Alti e bassi per un rincalzo che si è trovato, gioco forza, a fare il titolare per buona parte della stagione. Il gol al derby poi gli vale un plauso inaspettato, ma anche lì la Roma cercando di meglio.
Astori 6
La Roma lo aveva scippato sul mercato vincendo un’asta che aveva fatto pensare al gran colpo. Così non è stato, anche se nella seconda parte di stagione ha dimostrato di poter essere nei venti della prossima Roma.
Castan sv
È stata la grande assenza della stagione romanista. Club, compagni e tifosi lo aspettano per il prossimo anno.
Torosidis 6
Partito come riserva si è guadagnato sul campo il ruolo da titolare anche per mancanze di alternative. A destra o a sinistra a sempre garantito costanza: certo, la qualità è un’altra cosa. Comunque promosso.
Maicon 5.5
Troppo poco mezzo campionato per poter raggiungere il voto positivo: ovvio che quando c’è e sta bene è di un altro pianeta.
Cole 5
Parte sulla carta titolare ma perde rapidamente il posto deludendo chi aveva creduto in lui. Il calcio inglese è un’altra cosa.
Holebas 5.5
Si ritrova titolare a stagione in corso e per diverse partite sembra poter garantire un rendimento costante. Grande fisico, meno piedi, chiude il campionato in netto calo.
Nainggolan 7
È sicuramente uno dei migliori della stagione giallorossa. Motore inesauribile a centrocampo ha tenuto botta anche quando la squadra ha avuto la temuta flessione. Ultimo a mollare è tornato sui suoi livello per il rush finale.
Pjanic 5.5
È mancato troppo alla Roma quest’anno. Qualche buon picco ma in quanto a costanza ha dato meno di quanto ci si aspettava da un giocatore della sua classe. Il suo ingresso devastante nel derby di fine anno non fa che aumentare il rammarico per la sua «mancanza».
De Rossi 6
Anche per lui una stagione fatta di chiari e scuri. Dal giocatore più pagato del club è legittimo pretendere qualcosa in più. Ha chiuso comunque la stagione in crescendo e la Roma punta anche su di lui per fare il prossimo anno l’atteso salto di qualità.
Keita 6.5
Il jolly pescato dal cilindro da Garcia. Quando è servito ha sempre risposto presente, aiutando la squadra quando lì in mezzo ha iniziato a scarseggiare costanza e qualità.
Strootman sv
Aveva illuso i romanisti con un recupero fantastico fatto di qualità e voglia di tornare leader. Poi il nuoco crack: la Roma lo aspetta a dita incrociate.
Ucan 5
Raramente in condizione, ha fatto vedere di avere qualità da vendere, ma per quanto riguarda il suo contributo alla cusa è stato poca roba.
Paredes 6
Un buon cambio a centrocampo, in grado di dare ritmo e qualità quando serve far ricaricare le bombole a qualcuno. Andrà a giocare altrove per farsi le ossa.
Totti 6.5
Era e resta il leader di questa squadra anche se le primavere passano. Ovvio non possa garantire la qualità ma soprattutto la costanza di un tempo. Però quando sta bene fa sempre e ancora la differenza. Chiude ancora una volta la stagione da capocannoniere giallorosso (in condominio con Ljajic). Ancora tutto da decidere il suo futuro in giallorosso.
Iturbe 6
Per lungo tempo oggetto più o meno sconosciuto è uscito alla distanza giocando un buon finale di stagione. Certo, non stato il crack offensivo della stagione cosa che in molti si aspettavano visto l’investimento. La Roma sembra puntare su di lui per il futuro.
Gervinho 5.5
Prima parte di stagione spettacolare a conferma di quanto fatto vedere in quella precedente, poi la partenza per la Coppa d’Africa dalla quale sembra non esser tornato mai. Molto deludente il suo rientro nel finale di stagione anche condizionato da una situazione fisica non ottimale.
Ljajic 6
È uno degli attaccanti più prolifici della Roma al secondo anno di Garcia, ma non ha la costanza che può fare la differenza. la sua stagione è esattamente al pari delle sue parite: si accende solo a tratti. Troppo poco.
Florenzi 7.5
È un altro dei promossi a pieni voti. garcia lo fa giocare praticamente ovunque e lui non tradisce mai. Una grande stagione prima offensiva, poi difensiva quando lì dietro la Roma va in affanno: e probabilmente sarà quello il suo futuro in giallorosso. Segna un paio di gol da almanacco.
Verde 6
Fa quello che viene chiesto a un giovane aggregato alla prima squadra: entra quando la squadra è in emergenza, segna e fa gioco. Chiedergli di essere già pronto per il salto di qualità, soprattutto se c’è da sostituire Totti, forse è troppo.
Ibarbo 5.5
Arriva che non sta a posto fisicamente e si vede. Non da il «plus» richiesto da un acquisto riparatore di gennaio, ma nel finale di stagione ha fatto intravedere qualcosa di positivo.
Doumbia 5
Arriva, sbatte più volte sul pallone e non da mai la sensazione di poter fare la differenza nonostante iscriva a tabellino qualcosa di importante. Anche lui arrivato a gennaio non ha il tempo o forse i numeri, per lasciare il segno nella stagione romanista.
Garcia 6
La domanda è: il Garcia vero è quello visto lo scorso anno e fino al 6 gennaio o quello che a un certo punto sembrava aver perso la bussola. Nei momenti duri è sembrato non avere in mano la situazione. Poi però alla fine ne è uscito vincendo un derby e qualificandosi per la Champions. Può bastare?
Pallotta 6
Può bastare mettere i soldi e garantire sicurezza a un club per essere definito un buon presidente? Forse si, ma il suo feeling con una parte della tifoseria non sembra esser mai decollato. Lui comunque continua a testa bassa e, seppur da oltreoceano, dedice la Roma del futuro.