La penna degli Altri 11/06/2015 14:14
Radja, la Roma rischia
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Dal ritiro del Belgio, non può che augurarsi che «si chiarisca rapidamente la situazione». Nainggolan è ancora in comproprietà tra Roma e Cagliari e nella peggiore delle ipotesi – guardandola dal versante giallorosso – ci rimarrà sino al giorno delle risoluzioni alle buste. Perché le voci che vorrebbero accordi tra il club rossoblù e altre squadre, oltre ad essere smentiti dai diretti interessati (ieri il ds rossoblù Capozucca: «Non so chi metta in giro queste stupidaggini. La Juve? Non c'è nulla di vero. Stiamo parlando con la Roma») non sono permessi dai regolamenti. L’articolo 102, comma 9, delle Noif è chiaro: «La società titolare del diritto di partecipazione può cedere ad una terza società (…) la propria quota di partecipazione. Tali atti devono essere redatti, a pena di nullità, su moduli predisposti dalle Leghe e controfirmati dalla società titolare del tesseramento e dal calciatore per accettazione». Tradotto: il Cagliari può anche cedere la sua metà ma poi la Roma e Radja devono controfirmare l’atto. Scenario, dunque, poco plausibile.
Quello che sta accadendo in questi giorni è il semplice tentativo da parte della società sarda di alimentare l’asta attorno al belga. Se poi dietro ci sia realmente la Juventus (che ieri ha incontrato Capozucca, ufficialmente per parlare di Donsah ma è inevitabile che i discorsi siano scivolati su Nainggolan) bisognerà attendere. Intanto la manovra per alzare la posta in palio è già riuscita se Sabatini, dopo aver pagato la prima metà 3+6 milioni, ha aumentato l’offerta per la seconda da 11 a 15 e si è convinto ad inserire almeno una contropartita tecnica nell’affare. Il nome individuato inizialmente dal club rossoblù era Viviani, destinato però al Palermo. L’alternativa richiesta nell’ultimo incontro è Verde. Da definire la formula e da convincere il ragazzo. Per questo motivo ieri il presidente Giulini, all’emittente radiofonica Rete Sport, ha confidato che «ci sono ancora delle difficoltà». La situazione si è dunque complicata ma l’ago della bilancia pende ancora dalla parte della Roma. Che Nainggolan faccia gola è normale e tra l’altro le nuove regole sulle comproprietà agevolano le manovre di disturbo. Fino allo scorso anno infatti, se i club andavano alle buste, la somma doveva essere saldata entro 4-5 giorni. Ora i tempi tecnici sono più diluiti: il 25 giugno vengono consegnate, il 30 aperte ma per pagare c’è tempo un mese.
TRATTATIVA CON PREZIOSI - Più agevole la situazione di Bertolacci, «pronto per palcoscenici più importanti». Dopo la cena di martedì sera tra Sabatini (rientrato a Roma) e Preziosi l’intesa è pressoché raggiunta sulla base di 6 milioni più bonus anche se il Genoa sta cercando d’inserire nell'operazione Iago Falque, facendo lievitare il costo a 15. Possibile l’inserimento di una contropartita tecnica. Sprint per Damm del Pachuca: in Messico continuano a darlo vicino alla Roma. Intanto Pallotta, già a Milano, rassicura sul futuro: «Vinceremo presto». Se lo augurano sia Totti (il cui selfie al derby è finito nel nuovo gioco Pro Evolution Soccer 2016) che Castan: «Tornerò presto».