La penna degli Altri 23/06/2015 14:07
Le regole di Norman: chi sgarra paga
IL TEMPO (E. MENGHI) - Prime strette di mano, primo acquisto accompagnato alle visite mediche e primi test. L’etichetta di preparatore atletico sta stretta a Darcy Norman, una figura completa, quasi un allenatore, abituato a lavorare con i campioni e in grado di farsi ascoltare. Basti pensare che è riuscito a cambiare i metodi di allenamento di Ribery quando lavorava con Van Gaal al Bayern Monaco (2009-11).
A Trigoria ha introdotto macchinari e novità tecnologiche molto gradite dalla società. Come il sensore da polso che si attiva in determinate fasi del giorno per verificare sonno e recupero, processi chiave per ogni atleta. Lo hanno già provato Strootman, Castan e De Sanctis, i romanisti che per un motivo o per l’altro sono rimasti ad allenarsi al Bernardini anziché andare in vacanza (l’olandese ora è a Ibiza, gli altri due anche ieri hanno sudato nella capitale). Morgan è rimasto molto colpito da Norman, e anche De Rossi, di passaggio a Roma, ha potuto conoscerlo: finora tutti ne sono rimasti affascinati (compresi i tifosi che ieri il preparatore ha ringraziato con un tweet) e la speranza è che gli equilibri non si spezzeranno nell’arco della stagione.
Il rischio c’è. Soprattutto con Garcia, che non lo ha scelto, ma per ora la strategia è comune. E non ammette deroghe per nessuno: tra le regole imposte al gruppo, ci sarà quella di seguire in tutto e per tutto le indicazioni del preparatore. Cosa che lo scorso anno, ad esempio, non è accaduta. Ma guai a definirlo un sergente, perché Darcy ha un carattere tranquillo e a Trigoria sono convinti che eventuali divergenze con l’allenatore o i calciatori potranno essere superate grazie alle sue capacità comunicative.
Nessuna deroga, quindi, e pieni poteri. Rongoni non è mai andato al Gemelli a braccetto con il medico per le visite di un nuovo acquisto, lui sì. Lo ha fatto con Iago Falque, sbarcato a Roma domenica, per accertarsi che i controlli fossero accurati. In attesa che la società scelga un responsabile medico da affiancare al promosso Del Vescovo (Pallotta cerca un profilo importante), Norman sta stringendo il rapporto con Ed Lippie ed entrambi stanno studiando l’italiano. La ristrutturazione della palestra non è stata un’idea dell’ex preparatore del Bayern Monaco e della Germania campione del mondo, ma lui ne sta seguendo con interesse la modernizzazione e ha scelto gli innovativi macchinari della Keiser.
Per portare in giallorosso un esperto del settore come Darcy, la Roma ha dovuto garantirgli un ingaggio che molti allenatori e giocatori di Serie A gli invidieranno: 500 mila euro l’anno circa. Sarri, prima di firmare per il Napoli, prendeva 300 mila euro dall’Empoli. Norman non sarà il padrone della panchina e non scenderà in campo, ma avrà un carico di responsabilità enorme, perché dopo la preparazione sbagliata dello scorso anno la Roma aveva bisogno del primo della classe. A Trigoria sono sicuri di averlo trovato.