La penna degli Altri 05/05/2015 13:43
Pallotta si aspetta da Nyon solo una stangatina
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Il momento atteso (e temuto) è arrivato. Entro venerdì (termine più probabile rispetto ad oggi, visto che la comunicazione da Nyon dovrebbe arrivare a borse chiuse) Roma e Inter conosceranno le sanzioni per il Financial Fair Play. Il warning risale a settembre scorso quando i due club (insieme ad altre società, tra cui il Liverpool) vennero avvisati che la Uefa aveva aperto un'indagine nei loro confronti per il debito maturato nel triennio 2011-14. Il massimo tollerato è un passivo di 45 milioni. L’Inter l’ha superato di quattro volte (-180) mentre la Roma viaggia di poco oltre il doppio (-105 milioni tra la somma del deficit negli esercizi in questione e il patrimonio netto consolidato). Tra i due club italiani a rischiare di più è l'Inter che potrebbe essere sanzionata conla riduzione della rosa per la lista Uefa, una pena pecuniaria (3 milioni) e l’adozione forzata di un mercato bilanciato (oltre all’obbligo di non aumentare il monte salari). La società di Tohir dovrà fare in modo di comprare solo in base alle entrate economiche per le cessioni: della serie tanto guadagni, tanto spendi. Se i nerazzurri in questo campionato non dovessero raggiungere la qualificazione per l’Europa League, questa seconda parte della sanzione verrebbe rinviata.
I RISCHI A Trigoria l’attesa apparentemente è più serena. Nonostante ci sia massima riservatezza sulla questione, alla Roma si attendono una pena pecuniaria di circa 1,5 milioni (sotto forma di mancato pagamento degli introiti guadagnati con la partecipazione alle competizioni europee in questa stagione) e un corrispettivo analogo qualora il club non dovesse rispettare i parametri imposti dallaUefa nei prossimi anni. Questa seconda sanzione (possibile anche per l’Inter) finirebbe dunque sub- judice. Probabile anche una penalità relativa alla prossima partecipazione europea: mercato bilanciato (che la Roma già attua autonomamente) con obbligo di non alzare il monte-ingaggi e/o rosa ristretta al massimo di un paio di elementi. Prima di arrivare alla sentenza sono stati numerosi i contatti tra la Uefa e i due club. A partire dallo scorso novembre, le delegazioni della Roma e dell’Inter si sono recate a Nyon per spiegare le rispettive posizioni e come intendevano porre risanamento alle stesse. Tematiche delicate a tal punto che l’invio degli ultimi documenti è proseguito anche nella giornata di ieri, dopo che il massimo organismo calcistico europeo nei mesi scorsi aveva chiesto alla Figc di farsi intermediaria con le società affinché si rendessero conto della situazione alla quale stavano andando incontro. Entro il weekend ogni momento è buono per la notifica da Nyon.