La penna degli Altri 14/05/2015 13:40
La Roma si gioca tutto e chiede aiuto a Totti
CORSERA (G. PIACENTINI) - Di ritiri ne ha fatti parecchi. Quello cominciato ieri (lavoro differenziato per Keita e Pjanic), e che si interromperà stamattina per poi riprendere domani pomeriggio, non stravolgerà la vita di Francesco Totti, che al Policlinico Gemelli ha rinnovato l’idoneità sportiva, ma arriva in un periodo delicato della sua carriera. Rudi Garcia, infatti, lo ha tenuto fuori per tre gare consecutive per scelta tecnica (contro Inter, Sassuolo e Genoa, non gli era mai successo) e prima della sconfitta contro il Milan più di qualcuno lo aveva etichettato come «il» problema della Roma.
Contro l’Udinese dovrà caricarsi ancora una volta la squadra sulle spalle e ai friulani ha già segnato 16 volte (solo col Parma ha fatto meglio, 20 centri): quasi sempre gol bellissimi, anche se stavolta ne potrebbe bastare anche uno brutto per portare tre punti e un po’ di serenità. Se poi fossero due, taglierebbe il traguardo dei 300 (è fermo a 298, anche se rivendica quello realizzato a Leverkusen nel 2004 che la Uefa considera autogol di Berbatov) ufficiali.
Chi continua a tifare per lui è Rosella Sensi. «Francesco – le parole della ex presidente – può ancora fare la differenza. Spero che sia lui a decidere quando smettere». Una frecciata alla proprietà americana, con cui nei giorni scorsi si è innescata una polemica sui conti della società. «I bilanci sono pubblici, non posso sentirmi attribuire la formazione del debito. Pallotta? Da tifosa è il mio presidente, chiedo a lui di farci vincere».
La Roma ha deciso di non replicare, ma in suo soccorso è arrivata una nota della Uefa, che ha spiegato le sanzioni relative al mancato rispetto del «Financial fair play», in cui ha sottolineato come il club «dopo il passaggio di proprietà ha intrapreso le procedure per allinearsi al Ffp» e «ha presentato un business plan realistico che permetterà di essere in regola entro il 2017». A facilitare il compito di Pallotta potrebbe essere la compagnia aerea araba Etihad, che sarebbe pronta a chiudere la trattativa per una sponsorizzazione e per la cessione dei diritti del nome del nuovo stadio di Tor Di Valle, per una cifra vicina a 30 milioni l’anno.