La penna degli Altri 27/05/2015 13:36
Giallorossi scatenati, canti e balli tutta la notte
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - In fondo il permesso glielo aveva dato proprio Rudi Garcia quando, nello spogliatoio, aveva detto a tutti i giocatori riuniti: «Adesso potete fare una grande fiesta». Totti e compagni lo hanno preso in parola e dopo le interviste di rito si sono ritrovati in un locale dell’Eur per cena e dopocena. E lì i sorrisi sono venuti spontanei
CHI HA PAGATO? Le versioni sono contrastanti: c’è chi dice che siano stati i due eroi di giornata, Iturbe e Mapou, ad offrire ai compagni e c’è chi dice che, invece, siano stati i senatori del gruppo a pagare il conto. Quel che è sicuro è che era stato prenotato un privé a Casa Novecento dal nome «La grande bellezza», slogan del derby vinto, dalle magliette agli hashtag su Twitter, e che i calciatori, oltre a mangiare e brindare, si siano divertiti anche a ballare e a improvvisarsi speaker, con qualcuno che chiamava i nomi dei compagni e tutti gli altri a rispondere col cognome, modello Olimpico. Tra i primi ad arrivare Nainggolan e Florenzi, tra gli ultimi Pjanic, presenti quasi tutti i componenti della squadra che ha voluto far gruppo senza la presenza di troppi imbucati: ammesso solo qualche amico stretto, tra gli ospiti il difensore dell’Olympiacos e della Grecia Maniatis. Dopo la cena e i balli alcuni giocatori sono tornati a casa, altri invece hanno proseguito in un altro locale, abbandonato quando ormai era notte fonda. E Florenzi ieri a Roma Radio ha spiegato: «Lo sfottò c’è stato, c’è e sempre ci sarà a Roma. Chi non è romano non può capire. Una cosa è fare la maglia goliardica, un conto è quello che è successo fuori dallo stadio che fa male al calcio italiano». Proprio vero.