La penna degli Altri 29/04/2015 15:28
C’è il Sassuolo, la gara dell’incubo. Ma Balzaretti sogna il lieto fine
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - L’ultima volta che Federico Balzaretti è sceso in campo la Roma era prima in classifica e il futuro, suo e della squadra, sembrava più roseo che mai. Un anno e mezzo dopo, rallegrato soltanto dalla nascita del figlio Gabriel (il primo maschio dopo 3 femmine) per Federico Balzaretti questo potrebbe essere il giorno giusto, per vedere ancora l’effetto che fa. Ieri come oggi, per un segno del destino, Balzaretti potrebbe affrontare di nuovo il Sassuolo, l’ultimo club affrontato nella notte dei tempi, il 10 novembre 2013 all’Olimpico.
IN FONDO AL TUNNEL Il condizionale è d’obbligo, perché la pubalgia ha costretto il giocatore a un calvario di cui soltanto adesso, dopo due operazioni, decine di cure e un paio di presenze con la Primavera, si inizia a intravedere la fine. Azzardato pensarlo in campo dall’inizio, possibile, soprattutto se le cose dovessero andar bene, che Garcia gli conceda la possibilità di tornare a sentirsi calciatore. Ieri il tecnico l’ha citato come opzione per sostituire l’infortunato Holebas: «A sinistra possono giocare Cole, Balzaretti, Torosidis, Florenzi e un altro», ha detto il francese. Anche se ufficialmente non parla, Balzaretti ha la speranza di tornare a giocare prima della fine della stagione (e dell’attuale contratto): da settimane ormai si allena con i compagni, le risposte dopo i test con la Primavera sono state buone, ma il calcio dei grandi è un’altra cosa e per capire cosa potrà riservargli il futuro, 535 giorni dopo l’ultima volta, c’è bisogno di qualcosa di diverso. Anche solo per pochi minuti.
IL PROSSIMO ANNO Anche per capire cosa succederà dal 30 giugno in poi: Balzaretti, 33 anni compiuti a dicembre, vorrebbe provare a giocare almeno per un’altra stagione, la Roma non vuole perderlo, convinta che possa ancora essere utile alla causa in campo e come importanza nello spogliatoio. Che fare dunque, considerando che in 3 anni di Roma ha giocato appena 43 partite? Lui e la società decideranno insieme, se ci saranno garanzie dal punto di vista fisico potrebbe firmare un contratto annuale a cifre molto più basse rispetto a quelle attuali e rimettersi in gioco, in attesa di sostituire gli scarpini o con una tuta da allenatore delle giovanili o con una giacca da dirigente. Altrimenti qualsiasi altra decisione verrà presa di concerto con il presidente Pallotta (che si è interessato personalmente al suo caso, mandandolo da un medico di fiducia a Boston), il d.s. Sabatini e il d.g. Baldissoni. Senza strappi, vista la riconoscenza che Balzaretti nutre nei confronti di una società che, nonostante l’inattività, non ha mai pensato alla rescissione del contratto e non gli ha mai fatto pesare il suo status di infortunato di lusso.