La penna degli Altri 26/03/2015 09:18

Tavecchio attacca: "Juve colpevole"

tavecchio_pp_cravatta

IL MESSAGGERO (E. BERNARDINI) - Chiara, netta, dura la posizione del presidente federale Carlo Tavecchio in merito alla sentenza della Cassazione che nella notte tra lunedì e martedì ha scritto la parola fine sul gigantesco faldone di Calciopoli. «Da questa sentenza - dichiara il numero uno della Federazione a margine della presentazione del premio Bearzot - la Figc assume un atteggiamento più tranquillo e sereno. Un reato non di poco conto c'è stato e la condanna di conferma che qualcosa di illegittimo c'è stato anche per la Cassazione, quindi in via definitiva. La richiesta di risarcimento dei bianconeri nei nostri confronti è dunque una lite temeraria». Lite, una parola non certo usata a caso da Tavecchio visto che nel lessico giuridico italiano, indica un’azione legale fatta con la consapevolezza del proprio torto o con intenti dilatori. La tensione tra e la Federcalcio rimane altissima, nonostante alcune prove di disgelo tentate in passato. Al momento quello che conta è che, dal 14 novembre 2011, è in atto un contenzioso fra la Federazione e i bianconeri che hanno chiesto al Tar del Lazio un risarcimento danni pari a 443 milioni. Una richiesta che, se accolta, metterebbe in seria difficoltà il palazzo del calcio visto che il suo fatturato è largamente inferiore. La sentenza potrebbe però non bastare ad evitare un'eventuale richiesta della di riaprire la questione relativa alla revoca degli scudetti del 2004/05 e 2005/06, quest'ultimo assegnato d'ufficio all'Inter. Anche il regolamento, attraverso l’articolo 39 che parla di revoche e revisioni, potrebbe offrire un appiglio al club di Agnelli. Ma Tavecchio tira dritto: «Questo è un problema che si vedrà. Per ora non abbiamo dubbi che la richiesta della sia temeraria».

MOGGI INCALZA Non si arrende neanche Luciano Moggi che ha già pronto il prossimo passo: «Mi rivolgerò alla Corte europea dei diritti dell'uomo per cancellare anche la radiazione sportiva e tornare nel mondo del calcio». L’ex bianconero non considera chiusa la vicenda processuale di Calciopoli dopo il verdetto della Cassazione: «Sono stati assolti due arbitri coinvolti in frode sportiva (Dattilo e Bertini, ndr) quindi non è vero che la Cassazione non ha assolto, la frode sportiva e l'associazione a delinquere da solo non avrei potuto farla. Ci ho sempremesso la faccia perché non temo nessuno», aggiunge.

CASO PARMA Tavecchio si è poi soffermato sulla situazione del Parma: «Non succederanno mai più casi come questo. Abbiamo tracciato linee guida precise. Con un accomodamento dei debiti federali credo che sia possibile vedere il club in serie B l’anno prossimo». Intanto ieri il procuratore Federale ha deferito i legali rappresentanti pro-tempore dei ducali Manenti e Leonardi: «per il mancato pagamento degli emolumenti di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014». Deferita anche la società a titolo di responsabilità diretta che rischia di subire un'altra penalizzazione in classifica dopo i tre punti già sottratti