La penna degli Altri 03/03/2015 09:55

La Juve tiene le distanze

Soccer: Serie A; Roma-Juventus

CORSERA (R. PERRONE) - Generosa Madama. Ancora una volta la decide di non chiudere completamente il campionato. Il calcio è bello perché è paradossale: dopo aver imposto la propria superiorità tecnico-tattica, in vantaggio di un gol e di un uomo, la squadra di Allegri gioca peggio quando ha tutte le carte in mano per scivolare a più 12 e finirla qua. Certo il pareggio è uno dei due risultati previsti prima della spedizione all’Olimpico, ma il modo in cui la si fa raggiungere — ancora un gol su calcio piazzato, il terzo nelle ultime quattro gare — e l’atteggiamento finale della squadra, un po’ intimorita, non sono segnali positivi. Però il risveglio della Roma (al sesto pareggio consecutivo in casa, ultima vittoria 30 novembre 2014, Roma-Inter 4-2) è tardivo e se inorgoglisce il gruppo e può servire da corroborante per il futuro, non cambia la situazione. Mancano 13 giornate alla fine, i punti di distacco sono 9, anzi 10 considerando gli scontri diretti favorevoli.

Missione compiuta, quindi, per Madama, anche se manca il senso di completezza a una partita perfetta per 75’. Fa tutto la . Avvio blando, poi un primo tempo in cui la capolista appare più quadrata e solida, malgrado le assenze di due giocatori chiave come Pirlo e Pogba (in panchina), avventurandosi con qualche pretesa in più dalle parti di . Sicuramente la retroguardia della Roma (schierata come a Rotterdam, ) è messa più sotto pressione di quella bianconera. La costruisce almeno due azioni da gol. La prima con Pereyra che lancia Morata, salvataggio di , la seconda con Evra che taglia con il suo cross l’area senza trovare nessuno per la deviazione. Madama è venuta qua con l’intenzione di portare a casa uno dei due risultati a disposizione e il primo imperativo è sbagliare il meno possibile, non favorire la Roma in nessun modo, chiudere tutti i varchi. E poi si vedrà. Chiellini, sui calci piazzati sempre presente in area, in questa occasione non si avventura mai nell’area giallorossa, ma sta di guardia, a prevenire un eventuale contropiede. La si chiude benissimo e quando ne ha l’opportunità ribalta l’azione. Con pochi uomini. La Roma appare banale e poco fantasiosa, cerca qualche apertura, ma in generale, dopo 45’, i giallorossi si ritrovano senza tiri in porta.

E anche all’inizio del secondo tempo la riparte più concreta, con un contropiede Tevez-Vidal che porta il cileno a un sinistro di poco fuori. Al 18’ la Roma resta in 10 per l’espulsione di (secondo giallo per fallo su Vidal) e sulla punizione Tevez mostra la sua perizia balistica, non inferiore a quella di Pirlo. Sul più bello, il meccanismo bianconero si inceppa. Con la Roma allo sbando, Madama manca di chiudere la partita che si riapre con l’uscita dei totem e e con gli ingressi di e , bravi, ma soprattutto per l’insipienza bianconera sulle palle ferme. Al primo tentativo, sempre con in battuta, Buffon devia il colpo di testa di ; sul secondo vince il duello con Caceres e infila il , poi perfetto in un’uscita su Gervinho lontano dalla rete. Per la non un finale degno dei primi 75’, magnifici, considerando anche le assenze di Pirlo e Pogba. Però l’ostacolo è superato. Non è tutta discesa, ma quasi.