La penna degli Altri 05/02/2015 08:41
Una stagione a rischio «Zeru tituli»
IL TEMPO (G. GIUBILO) - Lo Special One non avrebbe rinunciato al suo lapidario giudizio: «Zero tituli», la Roma nel mirino, le resta l'Euroleague una volta archiviato il discorso scudetto e salutato la Coppa Italia. Uno stato di crisi ampiamente documentato, che al di là delle prese di posizione di Rudi Garcia, deciso nel assumersi le difese di tutti, esigevano un'interpretazione convincente. Walter Sabatini ci ha messo la faccia, come aveva fatto tante volte, ha dovuto parlare per un'ora con la misera concessione di una sola pausa fumo. Come ultima beffa, presentarsi ai media nella sala stampa di Trigoria subito dopo la presentazione di Victor Ibarbo, zoppo per un guaio muscolare. Non c'era molta voglia di ridere, neanche di fronte a un episodio grottesco. C'erano da dividere le colpe di una situazione imbarazzante, Walter si è accollato la sua parte, rifiutando il paravento di una gestione per lungo tempo illuminata, con plusvalenze da sogno e valori aggiunti per un organico che le inevitabili partenze, ma soprattutto gli infortuni, avevano falcidiato. Forse involontaria la nota di colore regalata dal dirigente agli interlocutori quando gli sono stati espressi i dubbi sulla conferma di un Maicon in condizioni fisiche tutt'altro brillanti, suggerendo quindi l'esigenza di cercare con più convinzione un esterno di difesa. Ma Walter ha spiegato che il brasiliano ha una «soglia altissima di sopportazione del dolore». Peccato che quel livello non riescano a raggiungerlo i tifosi giallorossi, poco teneri nelle contestazioni al termine della gara con la Fiorentina, definita disastrosa dallo stessso Sabatini. Sul fronte mercato, non è stato facile per il responsabile trovare giustificazioni per certi ritardi non spiegabili. Adesso si piange sulla permanenza in Africa di Gervinho e Doumbia. Ma per il primo la sua indisponibilità era nota da almeno un anno, per il secondo il soggiorno africano era scontato ben prima che la complessa trattativa fosse condotta a buon fine. Chiaro comunque che la divisione delle responsabilità fosse inevitabile, coinvolgendo il tecnico e la preparazione atletica, sulla quale Garcia pare propenso a chiedere modifiche al titolare del ruolo. La serie spaventosa di infortuni, muscolari o traumatici, non può essere addebitata alla sola sfortuna, alla qale Water non ha potutp fare a meno di riferrsi. A parte la risibile fiducia in un ipootetico aggancio alla Juve, obbligato rivolgere ogni attenzione alla difesa del secondo posto, che il Napoli insidia con maggiore convinzione, senza perdere di vista l'Euroleague, vincere la seconda competizione continentale varrebbe almeno a smentire Mourinho. Ma è indispensabile che tutti si diano una regolata, le promesse dell'avvio di stagione, entusiasmante, non vanno cancellate.