La penna degli Altri 15/02/2015 10:17
Roma, riabbassa la saracinesca
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - La speranza di Garcia è quella di ritrovare la Roma di inizio stagione, che nelle prime sei giornate in casa non aveva incassato neanche un gol. La certezza, invece, è che il tecnico non ha neanche fatto in tempo a dire, o quantomeno pensare, che stava ritrovando l’abbondanza in tutti i reparti, che si trova di nuovo alle prese con i problemi al ginocchio di Maicon. Il brasiliano, al terzo stop stagionale, naviga a vista e il rientro era e resta un rebus. «Da quando è qui si allena a parte col suo preparatore – ha spiegato ieri Garcia – e a volte va meglio e altre peggio. Speriamo torni presto, perché quando sta bene è devastante». Di più, il tecnico non ha detto. Perché certezze non ce ne sono. Assai difficile che sia disponibile contro Feyenoord e Verona.
ROTAZIONI - Nel frattempo, Garcia è costretto a fare di necessità virtù e quindi a destra l’unica alternativa a Torosidis è Florenzi, mentre a sinistra oggi giocherà Cole. Al centro, Manolas è il titolare, Yanga-Mbiwa e Astori quelli che si alternano al suo fianco, Spolli l’altra alternativa. Di certo, un reparto meno granitico della scorsa stagione (25 i gol subiti in campionato, quest’anno la Roma è già a 17) e non soltanto perché, tra infortuni, squalifiche e scelte, quasi non esistono 4 titolari e la difesa pensata in estate (Maicon, Manolas, Castan e Cole) ha giocato insieme solo 45’ a Empoli.
POCO COMPATTI - Garcia, anche ieri, ha ribadito che «a Cagliari sul gol hanno sbagliato i difensori, ma in generale è la fase difensiva a non essere più efficace» e i numeri gli danno ragione, visto che la Roma prende gol da più di un mese senza sosta: porta inviolata ad Udine, poi 2 gol da Lazio e Fiorentina (in Coppa Italia), e uno da Palermo, Cagliari e Empoli (sia campionato che Coppa). All’Olimpico, poi, da novembre solo il Milan non ha segnato.
MANCANZA - Ad aver influito, oltre all’assenza della coppia centrale titolare di un anno fa, anche quella piuttosto prolungata di De Rossi. A questo punto della scorsa stagione aveva saltato soltanto 2 gare e in appena 2 occasioni non aveva disputato 90’, adesso è fermo a 14, di cui 9 per intero. Mancando lui e mancando anche Strootman, la Roma ha perso due importanti punti di riferimento difensivi. E «la solidità che è alla base di tutto» è venuta meno. Ritrovarla oggi, contro il 3° peggior attacco della Serie A (20 gol), sarebbe già una buona base di partenza in vista di un periodo di sfide cruciali fra Europa (Feyenoord) e campionato (Juve).