La penna degli Altri 26/02/2015 08:35

Roma, c'è l'obbligo di svolta

Totti rifinitura vigilia feyenoord-roma 25.02.2015

IL MESSAGGERO (U.TRANI) - E' la notte più lunga per la Roma in crisi di risultati. E anche la più complicata, perché a Rotterdam si gioca l'Europa e probabilmente la stagione. Il Feyenoord stadion, dove l'Italia di Zoff perse il titolo continentale nel 2000, è più conosciuto come de Kuip, cioè “la vasca” in cui, alle 21,05, entreranno e i giallorossi per restare a galla almeno in questa competizione e farsi rispettare dagli olandesi almeno in campo dopo i fatti vergognosi di Piazza di Spagna. E, comunque, per uscire dal momento no che dura da almeno 2 mesi e mezzo. Basta guardare la striscia negativa: le 2 sconfitte all'Olimpico, il 10 dicembre contro il e il 3 febbraio contro la , hanno certificato rispettivamente l'eliminazione dalla e dalla Coppa Italia; gli 8 pareggi nelle ultime 11 gare di campionato hanno permesso alla capolista di allontanarsi (più 9) e al terzo di avvicinarsi (meno 3).

QUESTIONE DI MIRA - In 5 giorni sapremo che Roma sarà da qui a fine maggio. Lunedì, davanti al proprio pubblico, ospiterà i campioni d'Italia: nello scontro diretto c'è in ballo il prestigio, ma anche la difesa del secondo posto che porta soldi e . Stasera, invece, bisognerà pensare alla bacheca vuota di Trigoria e all'immagine sbiadita del club all'estero: dal 1991, quando ancora si chiamava Coppa Uefa, i giallorossi non arrivano in finale e questo trofeo, vale la pena ricordarlo, è diventato l'unico obiettivo dell'annata, iniziata con altre aspettative. L'1 a 1 dell'andata è il vantaggio che il Feyenoord cercherà di sfruttare per passare agli ottavi di Europa League: anche lo 0 a 0 va bene alla squadra di Rutten che viene da 4 vittorie di fila in campionato. Il gruppo di , invece, se vorrà continuare l'avventura, dovrà per forza segnare. Si qualifica con il successo, anche se fuori casa in questa competizione manca dal 16 dicembre del 2009 (3 a 0 contro il Cska Sofia: è pure l'ultima volta in cui non ha subito gol) e se questi avversari non perdono sul proprio terreno dal 21 settembre (in Europa League, al de Kuip, enplein: 4 vittorie in 4 gare), o pareggiando almeno con 2 reti all'attivo. , però, riconosce da tempo che il limite più evidente dei giallorossi sta proprio nella scarsa precisione quando devono finalizzare. Da 15 match (coppe comprese) la media gol è di 1 a partita. E solo 4 volte (contro il Sassuolo, la Lazio e il Cagliari in campionato e contro l'Empoli in Coppa Italia), è riuscita a farne 2.

SENZA BOMBER - Sempre nello stesso periodo (dal 6 dicembre a domenica scorsa) in 4 casi non ne ha fatto nemmeno 1 rete (contro il in , il Milan e il Parma in campionato e la in Coppa Italia). In Europa, dove lo specialista qualificato fa spesso la differenza (da Suarez a Tevez, passando per Aguero) è andata bene solo all'inizio, con il 5 a 1 del 17 settembre all'Olimpico contro il Cska Mosca, guarda caso nella sera dell'unico successo in 7 gare. Nelle altre 6, la Roma ha fatto cilecca in 2 e segnato solo 1 rete nelle restanti 3. Gervinho, 4 gol (3 in ), è il miglior marcatore giallorosso, prendendo in considerazione i due tornei continentali. è fermo a 2, cioè alle prodezze di Manchester e Mosca. , il più prolifico in campionato (8 reti), è ancora a digiuno. Doumbia (che è in dubbio) il suo lo ha fatto finora solo con la maglia del Cska (3 gol) e nelle due sfide con il . Tocca a loro quattro spingere i compagni verso gli ottavi, ritrovando l'efficacia e la lucidità. L'allenatore, per il resto, continua l'addestramento sulle palle inattive, per avere qualche opzione in più e risolvere così il grave problema che sta penalizzando la squadra nel rendimento.