La penna degli Altri 06/02/2015 09:30
Ricordate Di Livio e Rapaic? Figli in gol nel nome del padre
GASPORT (V. D'ANGELO) - «Nel nome del padre». E’ il titolo più appropriato per riassumere la quarta giornata del torneo di Viareggio, quella che ha messo sotto le luci della ribalta due figli d’arte: Lorenzo Di Livio, esterno offensivo della Roma e figlio di Angelo, e Boris Rapaic, centravanti croato arrivato a gennaio all’Inter, figlio dell’ex perugino Milan, in gol per la prima volta da quando è in Italia, alla seconda uscita ufficiale.
RIBALTONE Di Livio è stato protagonista nel 5-3 della Roma sul Bologna. Successo in rimonta, come la sua prestazione. Prima ha generato il contatto in area per il rigore del vantaggio del Bologna, poi la reazione di grande personalità. La corsa e la disciplina tattica ricordano molto quella di papà Angelo, ma Lorenzo ha quel guizzo da trequartista che lo rende, sulla carta, ancor più tecnico di papà. Ieri un gol, un assist e il rigore procurato e realizzato da Francesco Di Mariano. Che letto così dice poco, ma che in realtà nasconde un’altra nobile parentela: Di Mariano, un gol e tre assist ieri, è il nipote di Totò Schillaci, e in comune con Di Livio ha il ruolo, le caratteristiche e la corsa a una maglia da titolare. Nel tridente dietro il centravanti della Roma, infatti, due posti sono per i fuoriquota Ferri e Cedric.
STRANO DERBY Chissà cosa avrà pensato papà Milan quando Boris gli ha detto: «Papà, vado all’Inter». Ma al di là del personale derby col nome paterno, il nuovo centravanti di Vecchi sembra aver trovato già la sintonia giusta per raccogliere l’eredità di Puscas e Bonazzoli, ormai in pianta stabile con i grandi. Ieri un gol da centravanti vero: volée di destro precisa e potente a esaltare il lavoro di Camara (autore di una doppietta) per il momentaneo pari al Parma, che l’aveva sbloccata con Luca Ravanelli, omonimo del figlio dell’ex Penna Bianca juventina. Una giornata dal sapore del passato.