La penna degli Altri 17/02/2015 09:48
Garcia, un francese nel pallone
LEGGO (F. MACCHERONI) - Partiamo dall’alibi: questa stagione non è stata fortunata. Strootman non è rientrato secondo i programmi e Castan nemmeno è partito. Detto questo, bisogna considerare che sono stati acquistati 3 esterni sinistri (scarsi), 4 centrali, 3 centrocampisti (buoni, da aggiungere a De Rossi, Pjanic e Nainggolan) e 3 attaccanti. Se con questo materiale Garcia non è stato in grado di allestire un gioco credibile sapendo che al netto degli infortuni avrebbe dovuto fare a meno di Gervinho, qualche perplessità sul valore assoluto di questo allenatore è d’obbligo. L’anno scorso la Roma ha espresso un gioco di alto profilo. Ha steccato quando sono mancati Totti o Gervinho. E ha fallito gli appuntamenti decisivi. Quest’anno ha fallito quanto era possibile e, soprattutto, ha sperperato del capitale: Destro (meglio Doumbia?) e Pjanic sembra sparito. Passerebbe tutto in secondo piano se i risultati fossero casuali: la Roma non vince perché gioca male, perché non merita di vincere. E Garcia è disperato: Ibarbo, Gervinho e Doumbia mandati al massacro ne sono la prova. Il secondo posto è solido, ma come sarà il futuro della Roma nelle mani di Garcia?