La penna degli Altri 08/02/2015 10:19

Febbre Totti. Ma la Roma non può farne a meno

FBL-ITA-SERIEA- FIORENTINA-ROMA

GASPORT (M. CECCHINI) - Forse questo è il punto più nero della notte. La Roma affronta la trasferta di Cagliari come se fosse una sorta di rito di passaggio: se vincesse le ambizioni sembrerebbe ancora a portata di mano, qualsiasi altro risultato invece probabilmente non sarebbe metabolizzato in modo indolore. Il problema è che per fare da levatrice al futuro oggi occorrerebbe il capitan dei giorni migliori, invece corre il rischio – causa influenza – di dover scegliere tra due diciottenni che potrebbero quindi essere virtualmente «figli» del numero dieci, Daniele Verde e Antonio Sanabria, entrambi eventuali candidati a far coppia in attacco con , pur avendo – in due – meno anni del solo . Frutto del vivaio giallorosso l’italiano, strappato alla «Masia» del il paraguaiano, il tandem ha avuto un percorso diverso. Verde sembrava solo un rincalzo della Primavera da far crescere e invece, vista l’emergenza, ha già esordito, Sanabria (già una presenza in Nazionale) è giunto invece con la fama del gioiello, tant’è che la Roma, con vari passaggi, potrebbe arrivare a pagarlo fino a un massimo di 7 milioni.     Dopo un impalpabile passaggio nella scorsa stagione al Sassuolo (2 presenze), l’attaccante – tornato venerdì dal Sub-20 giocato non da protagonista – non ha convinto finora , visti che non solo non ha mai esordito, ma non è stato inserito neppure nelle liste per l’Europa.

LAVORI FORZATI -  Tutto, comunque, ruota attorno a e la Roma, in piena emergenza, ha cambiato le regole d’ingaggio. Tenendo conto dei suoi 38 anni, a inizio stagione si era detto che andava gestito. Schierarlo nei grandi match e farlo riposare contro le piccole sembrava essere la soluzione, finché questo 2015 ha sancito insieme la sua indispensabilità e il suo appannamento. I motivi sono noti: prima la limitata fiducia di nei suoi sostituti più naturali ( e Borriello), poi i ritardi sul mercato (ammessi) e infine la perenne emergenza fisica del gruppo, figlia di un mix tra sfortuna e preparazione imperfetta (su cui si sta correndo ai ripari). Perciò, nei 7 match disputati nel nuovo anno è stato sempre impiegato, e per ben 6 volte come titolare, con risultati altalenanti: eccellenti nel derby (con relativo selfie) e in calo nelle partite successive. Non basta, dal match col in poi (10 dicembre), il giallorosso ha sempre giocato. Risultato: col capitano in affanno, anche la squadra si è spenta.

STRINGERE I DENTI -  Ma oggi deve chiedere un ulteriore sacrificio a , anche se ieri, pur essendo inserito nella lista dei convocati, la sua partenza per Cagliari è stata in forse. Il problema non è stata tanto la febbre (bassa), bensì uno stato di raffreddamento complessivo, unito a una sensazione di indolenzimento e nausea, che hanno fatto pensare a uno stato influenzale in via di incubazione. Insomma, bisognerà vedere come avrà passato la notte. Morale conclusiva? In fondo la stessa che galleggia a Trigoria negli ultimi vent’anni: senza la Roma rischia sempre di perdersi. E non è affatto una buona notizia.