La penna degli Altri 26/02/2015 08:41
Esodo giallorosso fino a Rotterdam: 80 km di tensione
GASPORT (D. STOPPINI) - E' uno stato di calma apparente. Paesi Bassi, allarme alto. E infatti va così: a tutti gli interpreti giurati che conoscono la lingua italiana, il Ministero della giustizia olandese ha chiesto di restare a disposizione nel prossimo fine settimana, hai visto mai ci dovesse essere bisogno del loro aiuto. Rende abbastanza bene l’idea di quanto la polizia di queste parti, e in generale tutta l’opinione pubblica olandese, sia terrorizzata dalla giornata di oggi. Perché fino a ieri sera la situazione è rimasta sotto controllo: facile, visto che la stragrande maggioranza dei tifosi della Roma arriverà in città solo da stamattina. Chi aveva pensato di sbarcare già ieri, ha infatti cambiato programma ed è rimasto ad Amsterdam, 80 km più a nord, dove già ieri sono scattati controlli a tappeto ovunque, tra pub e locali vari. I 2.700 romanisti raggiungeranno oggi Rotterdam sostanzialmente scaglionati in due tronconi: una buona parte intorno all’ora di pranzo, tra stazione centrale e aeroporto, per poi venire dirottata alla fan zone dell’Oude Haven, il porto vecchio. La maggioranza invece arriverà nel pomeriggio a bordo del treno speciale in partenza da Amsterdam alle 17.15. A spaventare c’è anche, se non soprattutto, il post partita: circa 400 tifosi della Roma resteranno la notte a Rotterdam, per poi ripartire solo nella giornata di domani.
IL VERTICE - Anche di questo si ̀ discusso in un vertice Uefa nel tardo pomeriggio, al quale erano presenti gli addetti alla sicurezza dei due club, la polizia olandese e i cinque uomini della Digos arrivati in Olanda. Rotterdam è una città blindata. In giro, alla mattina e al pomeriggio, praticamente neppure una sciarpa romanista, giusto un paio di tifosi nei pressi della Coolsingel. I locali della fan zone sono pronti a elargire fiumi di birra. C’è il divieto di vendita di bevande alcoliche nel resto della città: l’obiettivo della fan zone – brutale dirlo, ma tant’è – non è proibire che i tifosi si ubriachino (anzi), piuttosto favorire che lo facciano in un’area tutto sommato circoscritta. Questione di scelte, in controtendenza rispetto alle politiche italiane.
LE ALLEANZE - Ma questa è una partita per la quale molte logiche sono saltate per aria. Anche il gioco delle alleanze del mondo ultrà. Basti pensare che prima della partita dell’Olimpico le tifoserie di Roma e Feyenoord avevano stretto una specie di patto di non belligeranza, favorito anche da alcune aderenze ideologiche. Patto saltato, dopo gli scontri di Campo de’ Fiori e piazza di Spagna, e la successiva «puncicata» dei romanisti. E ora la polizia olandese teme che ai tifosi della Roma si uniscano malintenzionati del Borussia Mönchengladbach e dello Stoccarda. Tutto da verificare, come l’intenzione dei romanisti di tappezzare i muri di Rotterdam con alcuni adesivi giallorossi. Smentita invece l’esistenza della T-shirt dei tifosi del Feyenoord che ha animato i social network nella giornata di ieri: era un falso. Di vero resta un allarme lungo 80 km, da Amsterdam fino al De Kuip.