La penna degli Altri 10/02/2015 09:56
Da ”bum-bum” Verde alla carica dei figli d’arte
LEGGO (F. BALZANI) - «A Napoli lo chiamavamo Bum-Bum, era il più piccolo ma segnava una marea di gol». Parola di Giovanni Troiano, dg del Pigna Calcio che segnalò Verde - l’eroe di Cagliari - a Bruno Conti 5 anni fa. «Aveva una tecnica fuori dal comune, faceva sudare anche i più grandi, era geniale anche se molto timido. Giocava solo col mancino però. Col destro non sapeva neanche salire sul tram. Lo volevano City, Juve e Roma ma Conti e Montella sono quelli che lo hanno trattato meglio. La famiglia ha dei problemi economici, speriamo si possano risolvere grazie a Daniele che fino a qualche mese fa faceva il pendolare tra Napoli e Roma. Papà Giuseppe e mamma Luisa si sono sempre curati di lui. L’hanno mantenuto con i piedi a terra». Verde, nato nel quartiere di Soccavo, è salito presto dalla Primavera alla serie A.
Un percorso che sognano in tanti nella Roma di De Rossi che oggi al Viareggio affronta il Palermo per gli ottavi di finale (ore 15 Raisport 1). Tra loro molti figli d’arte: da Marchegiani (portiere anche lui) a Di Livio passando per Somma (prestato all’Empoli, figlio del tecnico Mario), Calabresi (figlio della “Iena” Paolo) e Di Mariano (nipote di Schillaci).