La penna degli Altri 03/01/2015 10:14

Iturbe: prima la Roma, poi il Sudamerica

.

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Ramòn Diaz probabilmente si dovrà mettere l’anima in pace, invece dovrà continuare a insistere. E il Tata Martino, forse, dovrà trovargli spazio nella nazionale con l’attacco più forte al mondo. La storia del 2015 di passa attraverso questi 3 allenatori: uno lo vede tutti i giorni, uno sogna di vederlo e il terzo, al momento, ha altri pensieri.

LA ROMA Prima di vedere quello che sta succedendo in Sudamerica, e prima di pensare alla nazionale – qualunque essa sia –, il destino di si deciderà a Trigoria. L’anno passato è stato quello dell’esplosione a Verona, della grande contesa tra Roma e , dello splendido avvio di stagione con il Cska e poi delle tante panchine. Due gol (contro i russi e la ), altrettanti infortuni, pochissime apparizioni degne di nota. però si mostra ottimista: «Durante JuveRoma ha avuto un infortunio dopo il gol, stessa cosa era successa con il Cska. Ha avuto anche la sfortuna di rimediare un problema a un muscolo che non sapevamo neanche che esistesse. La cosa fantastica è che lui dà tutto, in allenamento e in campo. Ha tanta voglia. È un calciatore spontaneo e io devo trovare un equilibrio, lasciandogli la libertà e dandogli anche delle indicazioni, ad esempio quella di giocare tra le linee». Pur essendo fiducioso, il tecnico, che chiese l’acquisto di a quasi un anno fa (era metà gennaio, subito dopo i due gol contro Lazio e Udinese) sa che la sua crescita passa per un apprendistato tattico che a 21 anni deve ancora essere compiuto: «Deve imparare ad attaccare anche contro le difese schierate e a fare certi movimenti. Lui ascolta e io sono tranquillo, farà grandi cose».

IL PARAGUAY Se ci riuscirà dall’altra parte del mondo si tornerà a parlare di lui. Qualche settimana fa lo ha fatto Ramòn Diaz, neo c.t. del Paraguay, che ha detto di voler provare a convincere a scegliere la sua nazionale. L’attaccante può farlo, avendo il doppio passaporto, e conosce bene Diaz che è stato il suo allenatore nel 2013 al River Plate, ma non ha sentito ancora nessuno della federazione paraguayana. Ufficialmente, quindi, non ci sono state comunicazioni; ufficiosamente preferisce sorvolare su questo argomento visto quello che è successo nel 2010, quando la stampa di Asunciòn parlò apertamente «dello scippo del nostro campione».

L’ARGENTINA , infatti, aveva esordito con la nazionale maggiore del Paraguay in un’amichevole non ufficiale contro il Cile nel 2009, poi però scelse l’Under 20 dell’Argentina. scelse l’Under 20 dell’Argentina. E il caso diplomatico che ne venne fuori ancora lo turba. Ironia della sorte, il c.t. di quel Paraguay era proprio il Tata Martino, che oggi allena . Ma anche Higuain, Di Maria, Aguero e tutti gli altri. È con loro che sogna di giocare , e pazienza se la concorrenza è da brividi. Per mettere in difficoltà Martino, o quantomeno provarci, servono però gol e assist con la Roma.