La penna degli Altri 12/01/2015 08:26
Garcia sbaglia e azzecca tutto
IL MESSAGGERO (S. CARINA) La grande paura è passata. Al fischio finale Rudi Garcia può tirare un sospiro di sollievo: «E’ sempre così, quando pareggi 2-2 meglio quando sei sotto e recuperi che il contrario. Vuol dire che la rimonta c'è stata e che i ragazzi hanno fatto un gran secondo tempo. Cosa è cambiato? Ho deciso di alzare il raggio d’azione di Pjanic e così Totti ha potuto giocare maggiormente in area, abbassando la difesa della Lazio. Abbiamo fatto una ripresa di altissimo livello. Francesco ha colpi da genio perché è un genio. L’avevo detto a De Sanctis prima della gara: ‘Oggi è il giorno del capitano’. E non mi sono sbagliato». Stimolato sul primo tempo da dimenticare, replica con fermezza: «Ho sbagliato la formazione iniziale? No, non ho sbagliato niente. Ljajic non era al 100%. Se lo fosse stato avrebbe giocato dall'inizio. Ha stretto i denti ed è entrato bene in partita come Strootman». Le domande lo incalzano ma il tecnico, almeno pubblicamente, si ostina a valutare il bicchiere mezzo pieno, provando a glissare sul primo tempo da incubo: «Come mai questa differenza tra i due tempi? La cosa importante è aver visto una Roma forte nei secondi quarantacinque minuti. La Lazio ha approfittato dei nostri errori, abbiamo fatto tanti regali. Per vedere comunque una bella gara bisogna avere due belle squadre, e la Lazio lo è. Quando le cose non vanno bene bisognerebbe forse tenere di più la palla... Ripeto: quello che conta è stata la rimonta, ottenuta con il cuore e con il gioco. Sono certo che questo pareggio ci servirà tanto per il futuro». Dopo aver confermato per l’ennesima volta Destro («Rimane sicuro, farà una grande seconda parte di stagione»), plaude prima l’iniziativa biancoceleste («Ho apprezzato molto la scritta ‘Je suis Charlie’ sulle loro maglie») e poi la tifoseria giallorossa: «Mai vista una cosa del genere (il riferimento è alla scenografia, ndc). Mi sento romanista ogni giorno di più. Peccato non aver segnato il terzo goal, perché sul 2-2 mi aspettavo di vincere. Almeno siamo riusciti a chiudere con un sentimento positivo».
EMOZIONI E ACCUSE Quello che deve aver provato De Rossi quando ha visto il suo volto nella scenografia della Curva Sud: «Non è ruffianeria ma è tra le prime tre emozioni della mia carriera. E’ stato bello e anche un po’ destabilizzante vedermi tra il meglio che ha offerto questo club». Analizza la gara: «Anche se non avevamo iniziato male abbiamo preso un gol in contropiede e uno dalla distanza. Dopo il loro 2-0 ho pensato che sarebbe stata dura. Durante l’intervallo abbiamo parlato negli spogliatoi e sapevamo che la partita restava aperta. Dopo il nostro pareggio ho visto qualcuno di loro un po’ bianchiccio…». Spende parole d’elogio per Strootman: «Il fatto che sia tornato al meglio farà la differenza, abbiamo riacquistato un uomo e un calciatore mostruoso. Il più forte della rosa». E sulla corsa alla Juventus: «Li ho visti male solamente negli ultimi minuti con l’Inter, ma per il resto è stata come sempre devastante. Sarà difficile mantenere questo ritmo». Prima di congedarsi, torna sul suo rapporto con Totti, con un tackle linguistico durissimo: «Stare accanto a Francesco per un'intera carriera, a quello che verrà ricordato come il giocatore più grande della storia, non è normale. In questa città un po' strana qualcuno ha provato a raccontare la storia di me e di lui contro, per dare forza alle sue tesi. Ma sono maiali col microfono e restano maiali col microfono». Lapidario Manolas: «Un pareggio in casa non è il massimo ma siamo contenti per la reazione».
PONCE IN PIÙ Mercato: arrivato ieri nella capitale Ponce che ha assistito anche al derby. Operazione da 5 milioni di euro per il 60% del cartellino. Visite e firma: rimarrà a Roma fino a mercoledì e poi ripartirà per l’Argentina, per far ritorno nella prossima stagione.