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La penna degli Altri 19/01/2015 08:12

Destro smania, Salah arriva

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IL TEMPO (A. AUSTINI) -  Quindici giorni a disposizione per riparare un motore che non gira più a dovere. Finora sul mercato di gennaio ha pensato solo al futuro - presi Mendez e , ceduto Jedvaj a titolo definitivo - ma ora è il momento di concentrarsi sul presente.  è il nodo da sciogliere, l’egiziano l’acquisto più vicino. Ieri, dopo aver analizzato al video la gara di Palermo, ha pranzato con e il a Trigoria al termine dell’allenamento. Il tecnico è molto deluso dall’approccio molle della squadra a Palermo (terzo gol subìto in stagione nei primi tre minuti) ma ha preferito non rimproverare la squadra ulteriormente dopo averla bastonata nelle interviste post-gara. Quanto a , ha ribadito il suo pensiero al giocatore e ai dirigenti: «Voglio che resti». Mattia la pensa all’opposto e non lo ha nascosto a Palermo: chiede più spazio, ha capito di non poter competere con nelle gerarchie e in accordo con il suo procuratore sarebbe pronto a trasferirsi al Milan. Anche in prestito. Il problema è proprio la formula: la Roma non lo lascerà partire senza garantirsi un incasso vicino all’investimento fatto due anni e mezzo fa (in totale 13 milioni più la metà di Piscitella e Verre valutate 3 milioni) e nessuno finora ha presentato un’offerta su cui almeno ragionare. Ecco perché lo scenario più probabile è sempre lo stesso: il bomber marchigiano rimane almeno fino a giugno, per poi cercare una sistemazione altrove in estate, quando e Chelsea potrebbero farsi sotto.

Fino alla chiusura del mercato, però, non si possono escludere colpi di scena. Il Milan sta cercando di piazzare qualche giocatore - El Shaarawy e Pazzini - per avvicinarsi alle richieste della Roma, che pretende di inserire un obbligo di riscatto nell’operazione. Nel frattempo si tiene in caldo 3-4 nomi su cui virare in caso di partenza di . Il colombiano Bacca e il brasiliano Luiz Adriano fanno parte della lista, anche se per entrambi l’operazione non è fattibile a gennaio.

Discorso diverso per , che nei piani della società è un rinforzo funzionale a prescindere dalla questione centravanti. due giorni fa ha inviato una proposta ufficiale al Chelsea: 500mila euro per un prestito di 18 mesi e riscatto fissato a 14 milioni. Oggi è attesa la risposta degli inglesi, che sembrano disposti a rinunciare all’obbligo del riscatto legandolo invece a un certo numero di presenze dell’egiziano in giallorosso come ad esempio è stato fatto col Newcastle per Yanga-Mbiwa. Se la Roma sale a 16 milioni, complessivi può arrivare la fumata bianca dopo l’impegno del Chelsea di domani a Liverpool in Coppa di Lega, con buona pace di Mourinho che ha chiesto un rimpiazzo e lo avrà. L’accordo con , che ieri ha precisato non essere più rappresentato dal procuratore Kroneneberg (ora ha un’agente donna) è virtualmente raggiunto: contratto fino al 2019, con ingaggio base di poco superiore a 2 milioni più bonus per arrivare ai 2 e mezzo netti che guadagna in Inghilterra.

Serve spazio nel monte ingaggi e potrebbe liberarlo Borriello. Il gli ha offerto un contratto fino a giugno 2016 e ora tutto dipende dal centravanti che dovrebbe rinunciare a una parte degli ultimi sei mesi di stipendio in giallorosso. La Roma gli ha chiesto di farlo ma deve attendere da spettatrice la sua decisione. Sul mercato restano anche Emanuelson, e Sanabria, gli ultimi due da piazzare in prestito. Per l’olandese è sempre valida la proposta dell’Atalanta che prenderebbe volentieri pure il centrocampista turco. Sanabria, impegnato nel torneo Sudamericano Sub 20, ha un paio di offerte in Italia e altrettante in Spagna dove preferirebbe trasferirsi. L’unica Roma che ha visto finora è quella Primavera.

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