La penna degli Altri 16/12/2014 08:35

Vierchowod: "Bravo Romagnoli, tornerai più forte"

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GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Un anno a Roma, di quelli indimenticabili. Uno scu­detto conquistato, da gio­catore in prestito. Poi (quasi) tutta la carriera nella squadra che lo aveva mandato nella ca­pitale a fare esperienza. Percor­si inversi ma storia che, scudet­to a parte, potrebbe ripetersi, quella di e Pietro Vierchowod. Il d. g. Bal­dissoni ieri ha parlato benissi­mo di Romagnoli (e ogni setti­mana il d.s. viene rela­zionato sul suo rendimento), perché «è un giocatore di gran­de prospettiva, ma valorizzare un giovane in un club ambizio­so come la Roma è difficile, il prestito gli darà quell’esperien­za grazie alla quale il prossimo anno potrà tornare più utile». Vierchowod conferma: «Romagnoli è molto bravo ed è in una piazza ideale per crescere. La Roma ha fatto bene a mandarlo in prestito: la scuola italiana dei difensori, che era il nostro fiore all'occhiello, è in crisi e quando un ragazzo ha la possibilità di giocare titolare, per di più con un ex difensore come allenato­re che può aiutarlo, deve farlo».

IL FUTURO A giugno la Roma, dopo averlo visto fermare gli at­taccanti della , lo ri­porterà alla base. «E lui avrà al­le spalle un'esperienza unica, come è stato per me nel 1983 — dice Vierchowod —. È andato via ragazzino, tornerà uomo, anche se ha 20 anni. E tornerà marcatore, visto che solo gio­cando sempre si imparano i se­greti del mestiere. Lui lo sta fa­cendo, magari lo facessero altri. Se così fosse, forse, i grandi club italiani non dovrebbero cercare difensori all'estero». Secondo lo Zar, nei prossimi anni «da noi rischia di esserci ancora più cri­si di difensori. Marcatori puri, gente che sa difendere, che non fa girare gli attaccanti. Per que­sto, con giovani come Roma­gnoli, bisogna fare proprio così: si fanno giocare fuori e poi si ri­portano a casa, da titolari»