La penna degli Altri 02/12/2014 10:18
Uçan di nuovo fermo, adesso è un caso
L'infermeria della Roma si sta man mano svuotando. Tra gli indisponibili che a breve o media scadenza possono tornare disponibili, Mapou Yanga-Mbiwa ha già riassaggiato le gioie della panchina con l'Inter e potrà essere tranquillamente utilizzato nella prossima gara. Viceversa Vasilis Torosidis ha appena cominciato a star fuori per curarsi il polpaccio destro. In teoria dovrebbe rimanere fuori fino alla ripresa del campionato, il 6 gennaio, ma a Trigoria sperano di recuperarlo per l’ultimo turno prima delle vacanze natalizie, cioè nella fattispecie Roma-Milan del 20 dicembre.
Di Federico Balzaretti si sa: sta provando a rimettere in sesto uno stato clinico disastroso e già rivederlo in campo avrebbe del prodigioso. Leandro Castan entra oggi nella clinica Quisisana dove domani verrà operato alla testa. La rimozione di un cavernoma cerebrale, l’anomalia vascolare che gli provoca malessere e vertigini, non mette a rischio la sua vita quotidiana e, si spera, neppure la sua carriera di calciatore. Però la convalescenza può durare sei mesi.
Sarebbe bello chiudere qui la questione degli infortunati, non fosse che c’è un nuovo ingresso o meglio uno sgradito ritorno. Salih Uçan non ha giocato affatto bene nella partita disputata domenica mattina con la Primavera (0-0 contro il Napoli, per memoria). Si è anche infortunato. Per la terza volta in questa stagione. Coscia sinistra, sempre la stessa. Oggi il turco verrà sottoposto agli esami necessari. Ha cominciato a infortunarsi con la Nazionale, ha continuato nei primi allenamenti regolari con la Roma e ora avverte di nuovo un fastidio. Visto l’uso che Garcia ha ritenuto opportuno fare sin qui delle sue indubbie doti, non è pensabile che la novità abbia gettato l’allenatore nello sconforto. D’altra parte il club ha investito una bella cifra, vicina ai 5 milioni, per il prestito biennale del giocatore, a prescindere dagli 11 fissati per il riscatto. Presto per dire si tratti di una scommessa perduta, non per farsi venire qualche perplessità.
(corsport)