La penna degli Altri 08/12/2014 08:19
Torna la Champions, l’Olimpico ritrova cinque stelle
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Tutto in una notte. Mercoledì, stadio Olimpico di Roma, ore 20,45, arriva il Manchester City privo del Kun Aguero. I giallorossi contro i Citizens per il secondo posto utile per gli ottavi di finale di Champions League. La partita delle partite, stando almeno a quanto pensa Rudi Garcia che, con il Sassuolo, ha messo a riposo Maicon, Astori, Nainggolan, Keita, Gervinho e Totti. La Roma non è fatta di undici giocatori, questo è ovvio, ma in ogni squadra ci sono calciatori meno uguali di altri o più titolari di altri. Ed ecco perché mercoledì sera, proprio loro, ricompariranno come per incanto, freschi e carichi, pronti per la prima finale della stagione. Partiamo dai cambi in difesa. De Sanctis? Primo dubbio. C’è chi ipotizza che Morgan possa cedere il posto a Skorupski (come all’andata, ma lì per problemi fisici), ma sarebbe un grosso rischio. Significherebbe perdere il titolare per fare un salto nel buio. Riassumendo: la presenza tra i pali del polacco è una possibilità, ma remota. Il quartetto difensivo: rispetto al Sassuolo, torna Maicon al posto di Florenzi, che dovrà sperare in un cantuccio in attacco. Al centro della difesa, difficile pensare a un’esclusione di Manolas, al cui fianco andrà uno tra Astori e Yanga-Mbiwa, più il primo che non il secondo. A sinistra Holebas, ormai il titolare della fascia e perfettamente in grado di giocare due partite in quattro giorni. Cole è riposato ma difficilmente sarà della partita. Quantomeno sarebbe una bella sorpresa.
DE ROSSI SFIDA KEITA - L’esclusione di Keita dalla sfida di sabato con il Sassuolo lascia pensare a una sua presenza contro il Manchester. Garcia in Champions lo ha sempre schierato titolare quando è stato disponibile (assente per problemi fisici con il Bayern I). La presenza del maliano ”impone” l’esclusione di De Rossi o Pjanic, non di Nainggolan. De Rossi e Keita hanno giocato insieme a Monaco contro il Bayern, una partita considerata quasi inutile da Garcia, che ha lasciato a riposo Totti, De Sanctis, Ljajic e ha fatto entrare Gervinho e Pjanic soltanto nella ripresa, e a Mosca con il Cska, quanto Garcia ha deciso di rinunciare a Pjanic, in campo al 43’ del secondo tempo insieme con Strootman, al 37’. A proposito dell’olandese: si vede, ancora che non sta bene. Fatica, gli manca tutto ciò che ha fatto innamorare i tifosi lo scorso anno, ovvero la forza nei contrasti. Ha bisogno di tempo, stavolta Rudi non lo azzarderà dal primo minuto. Il dubbio in attacco è sostanzialmente uno solo: Ljajic o Florenzi. Entrambi stanno benissimo, ma al momento è difficile pensare a un’esclusione di Adem, l’eroe del pareggio anima e cuore contro il Sassuolo. Il serbo con ogni probabilità affiancherà Totti e Gervinho, che ha sottolineato come sia «il City a vivere le pressioni e non la Roma: i nostri avversari devono vincere per forza». I cambi rispetto a sabato saranno dunque cinque o sei. Torna in panchina Destro, che con la Champions League non ha praticamente rapporti: ha giocato soltanto a Monaco, la sfida in cui la Roma praticamente s’era consegnata sperando di prendere meno gol possibili ed era difficile mettersi in mostra. Per il resto solo panchine. Attende giorni migliori.