La penna degli Altri 02/12/2014 09:24
Roma, adesso Strootman
LEGGO (F. BALZANI) - La ricetta Mou ha funzionato e ora la Roma torna ad essere la credibile rivale della Juve per la corsa allo scudetto. Non che i risultati fossero stati deludenti, ma la prestazione contro l’Inter di Mancini ha spazzato via dubbi sulla forma fisica e sull’unità di uno spogliatoio, ricompattato paradossalmente dalla serata a luci rosse di Mosca e dalle parole in stile Mourinho di Garcia: «Siamo soli contro tutti. Dobbiamo essere uniti». «Gioco esplosivo, entusiasmo, livello fisico al top, forza mentale... ecco la chiave della bellissima vittoria di ieri», ha twittato il tecnico francese.Il foglio di ritrovata idoneità l’ha firmato e controfirmato Pjanic, ma il modulo è stato scritto da tutta la squadra. In particolare da Ljajic (2 gol e 2 assist in 4 partite), dall’eterno Totti e da Nainggolan. Non è un caso poi che il ritorno di Maicon, ai box dalla vigilia di Roma-Bayern (l’inizio del mini-calvario), sia coinciso con il ritrovato smalto della squadra. Lo splendido gol di Cholevas («Ho dato retta a Totti che mi urlava di salire», ha detto mentre ammirava in tv la sua prodezza al fianco della moglie Diana) pur non distraendo Sabatini dal mercato (ieri Johnson, terzino inglese di 30 anni, ha detto che non rinnoverà con il Liverpool) stabilisce inoltre chi è il titolare a sinistra e rinsalda il primato legato al numero dei goleador in campionato: 12 quelli giallorossi, più di Fiorentina (10) e Juve (9).
Chi a breve rivendicherà un posto e vorrà entrare nella lista dei marcatori è Strootman. Reinserire l’olandese è infatti la prossima missione di Garcia, che nel dopo partita di Manchester City-Roma del 30 settembre disse: «Lo vorrei in campo il 10 dicembre contro il City». Più probabile che Kevin trovi spazio sabato col Sassuolo, magari per un tempo. Nel frattempo continua ad allenarsi anche nei giorni di riposo e non vede l’ora di mettere in difficoltà Rudi alle prese con un centrocampo intasato di campioni. A proposito di stelle: è tornata a brillare quella di Gervinho. «È vero, ho attraversato un momento con qualche prestazione opaca dovuto alle tante partite giocate, ma sto ritrovando brillantezza. Le critiche? Fanno parte del gioco. Voglio dare il massimo per la Roma prima di partire per la Coppa d’Africa», ha promesso l’ivoriano giunto solo 5 ̊ nella classifica del Pallone d’oro africano vinto da Brahimi del Porto