La penna degli Altri 02/12/2014 09:19

L'ultimo tatuaggio di Nainggolan. Una tigre con veliero: "Fighter"

nainggolan

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Non che ci fosse bisogno dell’ennesimo tatuaggio per scoprirlo ma, come dimostra una foto pubblicata ie­ri su , sulla gamba di è comparsa una tigre con un veliero e la scritta «Fighter». Che il belga, in queste settimane abbonato alla cresta bionda, ami decorare il corpo con scritte, disegni e sim­boli non è una novità: sul petto ha una scritta vistosa, «One life, one wish», sulle spalle un enor­me paio d’ali in ricordo di sua madre e sul braccio, tra gli altri, una carpa, che in Oriente è sim­bolo di coraggio. Altra qualità che non manca a questo centro­campista di origine indonesia­ na che ha visto per la prima vol­ta l’Indonesia un anno e mezzo fa: il nome vuol dire re ed è un ricordo del padre, che abbando­nò lui e la famiglia quando ave­va 5 anni. La sua storia, di uomo ancor prima che di calciatore, è scritta da tempo sulla pelle.

AMORE E ODIO - È arrivato per essere la prima riserva a centro­campo, è diventato titolare fisso e imprescindibile. E non solo per l’infortunio di . Il suo mondo, anche quando è scomodo da raccontare (vedi la litigata furiosa con la moglie Claudia), finisce su un giorno sì e l’altro pure: Naing­golan non si nasconde, pregi e difetti. Regala la sua maglia a un bambino che piange fuori Trigoria e poi chiede, via social, di averne una foto; ringrazia gli ex giocatori che si complimen­tano (ieri è stato il turno di Vin­cent Candela), dice a un tifoso che ce l’ha al fantacalcio che si fa ammonire meno del solito e, per non farsi mancare niente, li­tiga con i tifosi avversari. L’ulti­mo esempio: a chi faceva nota­re, a lui, e Holebas, quan­to Pogba fosse più forte, la sua risposta è stata forte e chiara: «E allora non scriverci ca... E di­vertiti con lui»