La penna degli Altri 11/12/2014 13:13

La passione del «Cecato» per le squadre romane

Carminati

IL TEMPO (V. DI CORRADO/V. IMPERITURA) - «Sto nel frullatore amico mio, non riesco a fa chiudere l’allenatore». Così Daniele Pradé, direttore sportivo della Calcio (con un passato nella dirigenza dell’As Roma), si confidava con l’estremista nero Massimo Carminati, finito in carcere nell’inchiesta Mafia Capitale.

LA TRATTATIVA PER MONTELLA
Pradé, nel maggio del 2012, raccontava all’amico Carminati che in quei giorni stava cercando di strappare al Catania l’allenatore Vincenzo Montella. Le telefonate, intercettate dai carabinieri, fanno trasparire uno «stretto legame d’amicizia» tra i due e «interessi comuni che meritano di essere approfonditi». Un rapporto di frequentazioni familiari, tant’è che Pradé gli anticipa che un pomeriggio avrebbe portato i suoi figli da Alessia Marini, la compagna di Carminati. Il 31 maggio il ds della Viola chiama l’ex membro della Banda della Magliana per rinviare un appuntamento che entrambi avevano preso con un avvocato, tale Pierluigi. Carminati: «Che è successo amico mio?». Pradé: «Non riesco a fa chiudere l’allenatore (…) m’hanno chiesto una contropartita che purtroppo non gli possiamo dare, lo stanno valutando un sacco di soldi, come se…». Carminati, preoccupato risponde: «T’hanno chiesto i soldi Danié? E no, eh…». E l’amico lo tranquillizza: «No, no, soldi no. M’hanno chiesto contropartite tecniche che però valgono come i soldi (…) io su Vincenzo ci punto parecchio». Pradé gli spiega che non può raggiungerlo a Roma perché quando lo chiama il Catania deve partire. Carminati: «Non c’è problema amico mio, hai appena cominciato, ci stanno delle priorità». Pradé: «Un pomeriggio devo portare i bambini da Alessia che mi stanno a massacrare».

«MALAGÒ È AVVELENATO»
Quella del «Cecato» per il calcio e per la Roma in particolare è una vera fissazione. Nel gennaio 2012 viene intercettato mentre discute della situazione della società giallorossa. Sul piatto ci sono James Pallotta (che della Roma è presidente), Franco Baldini (che nel periodo in esame riveste la carica di ) e Giovanni Malagò, che diventerà presidente del Coni. I Ros annotano come Carminati sostiene che «Malagò è avvelenato e che Pallotta» avrebbe detto «che a lui Baldini non gli interessa e invece vuole Giovanni in società». Giovanni però, secondo l’altro interlocutore, dice che «si vuole legare a Montezemolo e vuole scendere in politica». Nella stessa intercettazione il «Cecato» spiega che sta cercando «una maglietta per un amico che sta morendo di tumore e gli ha chiesto una maglietta o di fargli incontrare un calciatore famoso» discutendo della possibilità di «raggiungere ».

«LAZIALI DOC»
Carminati dimostra di essere vicino anche all’ambiente laziale. Il 10 maggio 2012 Marco Perina, vicepresidente del XX Municipio (fratello dell’ex deputata Flavia Perina) gli invia il seguente sms: «La Ss Lazio organizza una serata di beneficienza "Laziali doc" con tutto il mondo della Lazialità, a favore della casa famiglia "Piccoli Passi" (Lorenzo Alibrandi). Lunedì 28 ore 20,30 al Granteatro. Biglietti da 10 o 20 euro. Verrà anche il sindaco. Quanti biglietti ti servono???».